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Istanbul, marcia per diritti Lgbti: manifestanti dispersi coi lacrimogeni. “Arrestati 11 islamisti”

Il corteo non autorizzato e organizzato da gruppi di attivisti transessuali non è nemmeno iniziato. La marcia si celebra nella città turca dal 2003 e nel 2014 ha registrato la partecipazione di circa 15mila persone

La manifestazione non era stata autorizzata, ufficialmente per ragioni di sicurezza. Centinaia di persone, però, hanno comunque deciso di radunarsi nel centrale viale Istiklal Istanbul e di marciare per i diritti Lgbti. Ma ancor prima che il corteo organizzato da attivisti transessuali avesse inizio, i manifestanti si sono trovati di fronte i blindati della polizia, che li ha dispersi coi gas lacrimogeni. Il governatore, oltre a non dare il via libera per questa marcia, ha anche vietato una manifestazione di gay e lesbiche prevista per la prossima settimana.

I tentativi di sfilare sono durati circa un’ora, durante la quale gli agenti hanno sparato i lacrimogeni contro alcuni gruppi di dimostranti. Non si sono invece verificati scontri. In parallelo, la polizia ha fermato 11 membri di un gruppo che scandiva slogan islamisti e si preparava ad attaccare i manifestanti, ha riferito il quotidiano Cumhuriyet.

La marcia per i diritti Lgbt si celebra a Istanbul dal 2003 e nel 2014 ha registrato la partecipazione di circa 15mila persone. L’anno scorso, però, è stata vietata per la prima volta dalle autorità municipali e i suoi partecipanti sono stati dispersi dalla polizia. Sempre l’anno scorso, la dimostrazione dei transessuali si era svolta senza incidenti. L’omosessualità è legale in Turchia dalla metà del diciannovesimo secolo e i transessuali hanno diritto di cambiare sesso all’anagrafe dopo essersi operati, con autorizzazione di una commissione medica.