Politica

Camera, un falco liberato nel cortile per spaventare i piccioni

L'esemplare dal nome di "Boss" è stato fatto volare nel giardino per spaventare gli uccelli e permettere ai tecnici di installare una rete che protegga il Palazzo dall'"invasione" dei volatili

Un falco per spaventare i piccioni che hanno invaso il cortile interno di Montecitorio. L’esemplare si chiama “Boss” e per qualche ora è stato lasciato libero per spaventare gli uccelli che da anni affollano l’area, abbeverandosi e bagnandosi alla fontana, appollaiandosi sui cornicioni e, ogni tanto, come lo scorso 4 marzo, introducendosi persino nel Transatlantico, lasciando visibili tracce del loro passaggio.

“Boss” non sarà una presenza stabile nel palazzo. In realtà, a quanto si è potuto capire, è stato funzionale a far volare via i piccioni che si trovavano nello spazio aperto del Palazzo, (quello che divide l’ala berniniana dall’ala liberty di Basile). Sulla sommità del quale, a quel punto, è stata stesa una rete a maglie abbastanza strette, impenetrabile ai piccioni e ogni altro pennuto attratto dalla politica, ma non così fitte da oscurare il cielo sopra Montecitorio, e anzi, quasi invisibile.