Cronaca

Bologna, polemiche per degrado 25 aprile al Pratello. Multa di 3mila euro a ragazzo per pipì in strada: “Non c’erano bagni”

A raccontare della sanzione dopo la festa per la Liberazione nel quartiere è stato uno dei tre giovani pizzicati dai carabinieri: “Sono consapevole di aver sbagliato, ma mi sono trovato in quella situazione non per abitudine ma per necessità”, ha spiegato in una lettera indirizzata a ilfattoquotidiano.it. Critiche dei residenti per l'organizzazione dell'ordine pubblico

Non solo musica, cibo e balli fino a tarda notte. Per qualcuno la festa di strada del 25 aprile al Pratello di Bologna, storico quartiere antifascista, è finita molto prima del previsto. E con un conto salatissimo da pagare: una multa di 3333 euro per aver fatto pipì contro un muro. Lo racconta, con non poca amarezza, uno dei tre giovani pizzicati dai carabinieri: “Sono consapevole di aver sbagliato, ma mi sono trovato in quella situazione non per abitudine ma per necessità”, spiega in una lettera indirizzata a ilfattoquotidiano.it.

Da diversi anni lungo via del Pratello, nel centro di Bologna, si celebra l’anniversario della Liberazione con la tradizionale festa di strada “Pratello R’Esiste”. Ci sono concerti, mercatini, mostre, eventi e bancarelle di cibo in ogni angolo e durante tutta la giornata. Così è stato anche quest’anno, con centinaia di persone presenti: famiglie, ragazzi, studenti e anziani. La strada era così affollata che ci si muoveva a stento, con lunghe code per entrare nei locali o semplicemente spostarsi di qualche metro. E ovviamente con decine di persone in attesa fuori dalle porte dei bagni chimici, sistemati per l’occasione all’inizio della via.

“Sono 13 anni che vivo a Bologna – si legge ancora nella lettera – e in via del Pratello, il 25 aprile, il problema dell’affollamento e di trovare un bagno libero c’è sempre stato. Quindi capisco la rabbia dei residenti che si trovano persone nei vicoli e sotto casa a urinare e non cerco pretesti per discolparmi, pur non essendo un habitué a questi atteggiamenti incivili. Prima di trovarmi in quell’angolo però, avevo girato in lungo e in largo alla ricerca di un bagno libero. Ho addirittura chiesto ad un residente della zona se potevo usufruire del suo bagno di casa, ovviamente non ha accettato. Quello che mi chiedo è se sia giusto pagarne le conseguenze quando tutti conosco la situazione, amministrazione comunale compresa, e non si provvede ad una concreta soluzione del problema” .

Il giovane, che si definisce “disoccupato”, è stato accompagnato in caserma intorno alle 22 , dopo essere stato fermato da alcuni carabinieri in borghese mentre urinava in via del Pratello. Con lui altri due studenti fuori sede di 19 anni, come confermano le stesse forze dell’ordine in una nota. Risultato: contravvenzione per atti contrari alla pubblica decenza, per aver violato l’articolo 726 del codice penale (da pochi mesi depenalizzato e trasformato in un illecito amministrativo). La multa ammonta a 3333 euro, ma solo se pagata entro un mese. Altrimenti sale a 5mila. “E questo solo per aver fatto una pipì. È un’esagerazione. Alzo le mani e pago. Inutile fare ricorso, se non viene accettato, cosa quasi certa, devo pagare il limite massimo previsto dalla legge che è di 10mila”. A quanto pare, conclude “conviene finire in ospedale, che in caserma con la vescica vuota”.

Dall’altra parte della barricata si trovano invece i residenti della zona, riuniti nel comitato Al Crusel. Il giorno dopo la kermesse hanno criticato la gestione dell’evento. Raccontando di una festa nata come diurna, ma diventata, una volta arrivato il buio, una sorta di “rave party”, con “mega bivacchi, tappeto di bottiglie, e ubriachi stesi per terra”.