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Migranti, Morelli (Radio Padania) sbotta: “Non sono del Ku Klux Klan. Basta cazzate”

Parapiglia verbale durante Omnibus (La7), avente per protagonista il direttore di Radio Padania, Alessandro Morelli, che si scontra a più riprese con Stefano Fassina, candidato a sindaco di Roma per Sinistra Italiana, e Linda Lanzillotta, senatrice Pd. Le prime scintille si innescano quando Fassina rimprovera Morelli nel suo intervento sugli immigrati clandestini: “Sono persone, innanzitutto”. “Bravissimo Fassina, ti ringrazio. Sono persone clandestine”, replica Morelli che stigmatizza la politica italiana “delle porte aperte”, scatenando nuovamente il dissenso del deputato di Si. E interviene a sorpresa Lanzillotta: “Col barcone che fai? Lo affondi?”. Furiosa la reazione del leghista: “Io non ho un cappuccio bianco, non c’ho scritto sopra ‘Ku Klux Klan’, non ho mai fatto del male a nessuno, ho ottimi rapporti con le comunità straniere e con quella ebraica di Milano, quindi piantatela con queste cazzate, per favore. Siete offensivi“. Morelli, quindi, ribadisce le sue posizioni, stigmatizza ancora la politica migratoria italiana e ha un nuovo scontro con Fassina: “In Italia si dà la sensazione che tutti possono venire qua a 35 euro al giorno con colazione, pranzo e cena e possono telefonare a casa loro per dire che stanno bene e hanno trovato il paradiso“. “Ma dove vivi?” – insorge Fassina – “Sei mai andato in un Cie?“. “No, non ci posso andare” – replica Morelli – “perché voi, per esempio a Milano, li avete chiusi”. “Non sono chiusi” – controbatte il deputato di Si – “ce n’è uno a a Roma, a Ponte Galeria. Se vuoi, ti ci porto”. “Questi mentono sapendo di mentire, questo è il brutto”, sbotta il leghista che ha un acceso vis-à-vis anche con Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, sui rifugiati in Italia, non classificabili come clandestini. “E’ incredibile” – commenta Morelli – “Allora nei servizi che vedo su La7 quei cristoni alti un metro e 90 e neri come il carbone qualcuno vuole rifilarmeli come siriani. I miei concittadini sono tutti pazzi