Politica

Sondaggi, Pd (-1,8%) e governo (-2%) in calo dopo lo scandalo Guidi. E un italiano su due chiede le dimissioni della Boschi

Lo scandalo Total dispiega i propri effetti sul Partito Democratico, che scende quasi di 2 punti nelle intenzioni di voto e nella fiducia che i cittadini ripongono nell'esecutivo guidato da Matteo Renzi. Per il 54,6% sarebbe opportuno che anche il ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, citato nelle carte dell'inchiesta, lasciasse l'incarico

Lo scandalo che ha travolto il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi fa sentire il proprio effetto sulle intenzioni di voto degli italiani, penalizzando il Partito Democratico. Lo dicono i sondaggi realizzati da Euromedia Research per Ballarò. Alla domanda “Chi voterebbe oggi?”, il 30,7% degli intervistati ha risposto che sceglierebbe il Pd, in forte calo dell’1,8% rispetto alla scorsa settimana. Guadagna terreno il Movimento 5 Stelle, che fa segnare un +0,5% e sale a quota 25,5%. Ancora meglio fanno Sinistra Ecologia e Libertà e Sinistra Italiana: +0,7% sulla settimana passata, al 4%. Lieve flessione dello 0,2% la Lega Nord, a quota 14%. Più consistente il calo di Forza Italia, che perde lo 0,4% e scende al 13,5%.

Gli effetti del caso Total si fanno sentire anche sulla fiducia che gli italiani ripongono nel governo Renzi, che si attesta al 26,7%, –2% rispetto a sette giorni fa. Male anche il capo del governo: il 29,9% degli intervistati sostiene di aver fiducia in Matteo Renzi, l’1,6% in meno rispetto all’ultima a rilevazione.

Euromedia Research ha sondato gli italiani anche sulla vicenda che ha portato alle dimissioni del titolare del Mise. Il 79,4% degli interpellati ha detto di condividere le dimissioni di Federica Guidi, contro il 6,5% di coloro che si sono detti contrari e il 14,1% di chi non ha espresso un parere. Alla domanda “Si dovrebbe dimettere anche il ministro Boschi?”, il 54,6% ha risposto in maniera affermativa, il 28,7% ha risposto di no perché il fatto che sia citata nelle carte non costituisce reato e il 16,7% non ha un’opinione in merito.

Ma in pochi credono che il governo rischi di cadere sul voto di fiducia: solo il 29,1% sostiene che l’esecutivo possa concludere la propria corsa, per il 49,6% la compagine governativa supererà indenne la prova; i “non so” sono il 21,3%.