Giustizia & Impunità

Vatileaks 2, Chaouqui fa il ‘gioco del silenzio’ coi cronisti. Il suo avvocato: “Balda si sta rovinando da solo”

Il processo Vatileaks 2 continua. L’imputata Francesca Chaouqui esce dal Vaticano con accanto il suo avvocato Laura Sgro per la pausa dell’udienza che riprenderà alle tre. Non risponde alle domande dei giornalisti e resta in silenzio. “Balda sta rilasciando dichiarazioni non proprio a suo favore, ha ammesso di aver divulgato le notizie riservate” afferma la Sgro che non dice nulla sulle pressioni psicologiche e il senso di pericolo avvertito dal prelato spagnolo che si sentiva minacciato dalla pr calabrese per i suoi rapporti con ambienti loschi legati anche alla mafia. “Io sono a processo per aver fatto delle domande. Oggi si sono letti i whatapps tra me e Balda. Non ha prove di aver subito minacce o pressioni, contraddice il suo memorandum, parla soltanto oggi di pressioni psicologiche. In America avremmo vinto il Pulitzer come i giornalisti del caso Spotlight, qui in Italia veniamo processati, è inaccettabile” spiega Emanuele Fittipaldi, giornalista e autore del libro ‘Avarizia‘, imputato per concorso nella fuga di notizie riservate insieme a Gianluigi Nuzzi, autore di ‘Via Crucis’, non presente anche oggi al processo per legittimo impedimento. “Non ho avuto password, i documenti di Balda contribuiscono al 2% del mio libro, le altre fonti sono rimaste fortunatamente anonime” chiosa il cronista