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Primarie Pd Napoli, Bassolino-Valente, doppio ricorso: “Verificare”. Guerini: “Non c’è lista civica dell’ex sindaco”

Dopo giorni di polemiche e dopo il primo stop alle richieste dell'ex sindaco, entrambi hanno depositato nuovi documenti: l'ex sindaco vuole che sia annullato tutto il risultato della consultazione, mentre la vincitrice chiede che siano presi provvedimenti disciplinari nel caso si accerti il comportamento scorretto di alcuni iscritti. Guerini in città per incontrare i due e risolvere la questione

Quando il tempo a disposizione stava per scadere e qualcuno sperava che la ferita nel Pd di Napoli potesse risanarsi da sola, sono arrivati due nuovi ricorsi per verificare la regolarità delle primarie di Napoli. Non solo lo sconfitto (per soli 500 voti) Antonio Bassolino, ma anche la vincitrice Valeria Valente hanno depositato i documenti nella sede locale del Pd. Dopo la bocciatura di quello presentato dall’ex sindaco e dopo le polemiche per i presunti brogli, entrambi i candidati ritornano a chiedere un intervento della commissione di garanzia: il primo vuole che sia annullato il risultato e il secondo chiede provvedimenti disciplinari per gli iscritti che “abbiano avuto comportamenti scorretti”.

La decisione è arrivata dopo giorni di tensione: Bassolino sta valutando se presentarsi autonomamente con una sua lista civica e ha dato appuntamento ai suoi sostenitori per sabato 12 marzo al teatro Augusteo; la vincitrice invece continua a fare appelli perché “si abbandonino i protagonismi e si cominci a lavorare insieme per la città”. Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini è sceso a Napoli per incontrare Bassolino e Valente. La lista civica dell’ex sindaco? “Non c’è”, ha risposto il vicesegretario alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto di valutare l’ipotesi che Bassolino possa scendere in campo con una lista civica. In ogni caso il valore e lo strumento delle primarie “non viene messo in discussione”.

Intanto la questione sta spaccando il partito a livello nazionale. L’ex premier Massimo D’Alema ha definito “stupida” la gestione del caso da parte del presidente dem Matteo Orfini e di Guerini e ha parlato di una “sofferenza a sinistra”.

Il ricorso di Valeria Valente: “Vedere tutto il video”
Il comitato per Valeria Valente sindaco, in una nota ha comunicato il deposito di un ricorso alla commissione di Garanzia del Pd di Napoli.”Abbiamo presentato”, si legge, “un ricorso per verificare se iscritti del Pd abbiano tenuto comportamenti lesivi dell’onorabilità del partito e degli stessi candidati, durante le primarie”. E si chiede “di avviare ogni accertamento utile” per accertare “se vi siano stati, nella giornata di domenica 6 marzo, comportamenti contrari alle norme previste dallo Statuto del partito”.

Il ricorso è stato presentato da Giuseppe Balzamo, rappresentante della candidata alle primarie Valeria Valente. “I fatti – si spiega – sono tutti quelli rilevabili dal video prodotto e pubblicato da ‘Fanpage.it'”, che però, si sottolinea nel ricorso, da solo non è “idoneo a dare certezza di illeciti comportamenti ancorché inopportuni dal punto di vista politico”. Di qui l’auspicio che la commissione “possa visionare l’intero video attraverso anche una corretta interlocuzione con i produttori del video stesso, al fine di comprendere se vi siano ulteriori casi su cui intervenire”, nella convinzione “che si procederà con il rigore necessario e che ogni violazione sarà sanzionata con la severità necessaria”.

Il ricorso di Antonio Bassolino: “Annullare le primarie”
Antonio Bassolino ha presentato ricorso “contro la proclamazione dei risultati elettorali, perché sono viziati da serie e gravi irregolarità che ne comportano l’annullamento”. L’ex sindaco fa riferimento al verbale della commissione che ha bocciato il suo primo ricorso, in cui si dice che non ci sono prove sufficienti per annullare il risultato nonostante ci siano stati alcuni episodi “esecrabili”: “Se vi è comportamento esecrabile”, ha detto Bassolino, “la conseguenza non può che essere l’annullamento del voto falsato ed inquinato nei seggi oggetto di episodi esecrabili. Infatti il Comitato organizzatore non ha funzione di esprimere giudizi morali (anche se, una volta espressi, è sconcertante che non ne abbia tratto le conseguenze) ma di accertare i fatti e conseguentemente applicare le sanzioni previste dall’ordinamento”. L’ex sindaco, inoltre, ha contestato “la presenza all’interno del comitato del segretario del Pd napoletano (Venanzio Carpentieri, ndr)”, che “non aveva alcun titolo per partecipare alla riunione, creando una grave commistione tra organi di garanzia e organi politici”.

Sul ricorso della Valente, Bassolino ha commentato: “Questo conferma che evidentemente diverse cose non sono andate e per quello che riguarda me si vada avanti senza guardare in faccia a nessuno”. Al tempo stesso però l’ex sindaco di Napoli prende tempo sui provvedimenti a livello nazionale: “Se presentassi già quello in sede nazionale vorrebbe dire che do già per scontato che questo ricorso non venga accolto. Io invece spero nella saggezza delle persone, che a livello locale si rinsavisca e ci sia il doveroso accoglimento di un ricorso che è fatto nell’interesse del Pd e della città di Napoli“.