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Erin Andrews, risarcimento da 55 milioni di dollari per la giornalista filmata nuda da uno stalker

Il video della giornalista e presentatrice sportiva era poi stato postato in rete e visto da milioni di persone. Il tribunale di Nashville ha deciso che il 51% del risarcimento sarà pagato dal molestatore che è stato condannato anche a due anni e mezzo di carcere. La quota rimanente sarà a carico del gruppo proprietario dell'albergo

Erin Andrews, giornalista e presentatrice sportiva dell’emittente americana Fox Sports, avrà un risarcimento di 55 milioni di dollari. La cifra, che corrisponde a circa 50 milioni di euro, è stata decisa dai giudici nella causa, che va avanti dal 2008, contro Michael David Barrett, stalker seriale che aveva filmato la giornalista nuda in una camera d’albergo per poi postare il video in rete.

Dopo un giorno intero di delibera, la giuria del tribunale di Nashville ha deciso che Barrett dovrà pagare il 51% del risarcimento e cioè circa 28 milioni di dollari, oltre a dover scontare due anni e mezzo di carcere, mentre la quota rimanente sarà a carico del gruppo proprietario dell’hotel, il West End Hotel Partners, dell’ex gestore Windsor Capital Group. Durante il processo la giornalista aveva chiesto 75 milioni di dollari sostenendo di essersi sentita umiliata e di provare vergogna. La Andrews inoltre, aveva confessato di soffrire di depressione a causa del video, visto da milioni di persone. Dopo la lettura del verdetto finale la giornalista ha pianto e ha espresso la sua riconoscenza abbracciato i suoi avvocati, la famiglia e anche alcuni membri della giuria.

La bella giornalista, già votata per due volte da Playboy “Reporter sportiva più sexy d’America”, non è l’unica vittima di Barret: da un’indagine dell’Fbi infatti è emerso che l’uomo riprendeva abitualmente gli ospiti degli alberghi di Nashville in Tennessee e Columbus, in Ohio. Nonostante ciò, il processo appena concluso aveva come oggetto solo le riprese effettuate nel Marriott Hotel della cittadina del Tennessee. Il gruppo però non è stato coinvolto nella causa in quanto la struttura al centro dello scandalo è in franchising.