Mafie

Camorra, 6 arresti a Rimini: tra le accuse estorsione e usura. I clan riciclavano il denaro delle aziende sulla Riviera

Inchiesta di 3 anni conclusa con un'operazione: indagate 20 persone. Sequestrate 4 società intestate a prestanome

Infiltrazioni camorristiche negli affari romagnoli. Un’indagine avviata dai carabinieri di Rimini nel febbraio 2013, denominata Idra, ha portato all’arresto di 6 persone per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, usura, bancarotta fraudolenta, truffa, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni altrui. Altre 3 persone sono state sottoposte a obbligo di firma, mentre altre 11 sono state denunciate a piede libero.

Secondo gli inquirenti gli affiliati all’associazione a delinquere, tutti italiani e residenti in Romagna, avevano rapporti con i clan camorristici di Napoli che si occupavano, tra l’altro, anche di riciclare il denaro frutto degli affari illeciti. Nel corso del blitz, che ha impiegato 50 militari, sono state sequestrate anche 4 società intestate a prestanome, per le quali si sta procedendo a sequestro e confisca, estesa anche a beni mobili ed immobili.