Politica

Unioni civili, Grasso: “Supercanguro inammissibile? Può essere”. Cirinnà: “Votare tutto? Ci vorrebbero 166 giorni”

Il presidente del Senato apre alla discussione in aula. Prima del suo intervento la senatrice Cirinnà aveva detto: “Per 800 emendamenti ci vorrebbero 166 giorni”. Boschi: "Da soli non ce la facciamo". Di Battista: "I nostri voti sono a disposizione della legge, non dei democratici"

Ci pensa Piero Grasso a liberare il tavolo. Il motivo di scontro tra Pd e M5s sulla legge per le unioni civili, cioè il cosiddetto “supercanguro”, è a rischio: potrebbe finire tra gli emendamenti non ammessi dal presidente del Senato. “È un’ipotesi in campo” dice. Il motivo è questo: i premissivi, cioè i “canguri”, “sono un’arma tollerata di fronte all’ostruzionismo esasperato. Ora siamo di fronte solo a qualche centinaio di voti”. Il fascicolo finale, prima del taglio degli inammissibili, è di circa 1200 emendamenti e Grasso lo definisce “umano”. Quindi potrebbe essere lui, Grasso, ad abbattere il supercanguro, cioè l’emendamento del senatore Pd Andrea Marcucci studiato per blindare il testo della legge.

Così potrebbe finire la battaglia delle ultime 48 ore tra Pd e Cinquestelle. In giornata la stessa Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili, si era spesa su facebook spiegando che se si dovessero votare tutti gli emendamenti presentati (lei parlava di 800 proposte di modifiche) servirebbero 166 giorni con sedute da 8 ore oppure 56 giorni senza pause, cioè senza mangiare e dormire. Il “canguro”, ha aggiunto, serve per evitare emendamenti ostruzionistici e contraddittori con la legge oltre a trappole e voti segreti che potrebbero svuotare il testo. Ma è una tesi, quella dell’ostruzionismo mascherato, che Grasso ha già respinto.

Resta il nodo politico, espresso con chiarezza dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: “Le leggi si fanno se ci sono i numeri”, spiega, e ad oggi “in Senato il Pd non è autosufficiente, non lo è nemmeno se sommiamo i voti di Sel. Quindi dobbiamo creare un punto di incontro tra le forze che ci sono”. Già il fatto di discutere per la prima volta in Parlamento questo argomento è “una vittoria” dice la Boschi. Ma aggiunge di sperare che “la strada che dobbiamo percorre sia breve perché ci sono tante persone che aspettano da troppo tempo e hanno diritto a vedere i loro diritti riconosciuti”.

Cirinnà: “Il canguro serve, vi spiego perché”
La Cirinnà sulla sua bacheca facebook ha cercato di fare chiarezza su alcuni aspetti tecnici, anche banali, che sono entrati nel dibattito politico degli ultimi due giorni. Il primo punto: il Pd non ha la maggioranza per approvare la legge da solo e questo lo sanno tutti. Secondo punto: per questo motivo, dice la Cirinnà, il governo non può mettere la fiducia, anche perché si tratta di un disegno di legge di iniziativa parlamentare e non governativa. La maggioranza trasversale – Pd-Sel-M5s, nata e rimasta tale a lungo in commissione da due anni – serve proprio perché un accordo tra Pd e i suoi alleati centristi avrebbe significato un accordo al ribasso, se non addirittura un insabbiamento della legge.