Cronaca Nera

Omicidio Vincenzo Amendola: fermato un amico del 18enne con colpi d’arma da fuoco al volto

Il cadavere era sepolto in un terreno agricolo alla periferia della città. Il fermato, 23enne, aveva precedenti penali

È stato fermato Gaetano Nunziato, 23enne, per l’omicidio del 18enne Vincenzo Amendola, il cui cadavere era stato ritrovato venerdì 19 febbraio. Amendola, che era scomparso da casa lo scorso 5 febbraio, è stato ucciso con uno o due colpi d’arma da fuoco al volto e seppellito a 50 centimetri di profondità alla periferia della città. Secondo quanto fanno sapere fonti di polizia, Nunziato, che era amico della vittima, è gravemente indiziato dei reati di omicidio aggravato dal metodo mafioso, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e occultamento di cadavere.

Il movente del delitto e i contesti in cui questo è maturato sono oggetto degli approfondimenti investigativi ancora in corso. Nunziato ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti.

Il corpo di Amendola è stato ritrovato il 19 febbraio dagli agenti del commissariato San Giovanni-Barra, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio: era seppellito a una profondità di circa 50 centimetri in un terreno agricolo in viale 2 Giugno, alla periferia di Napoli. 

La zona in cui il corpo è stato nascosto è vicina ad alcune case popolari: gli inquirenti hanno lavorato anche per stabilire se il ragazzo sia stato ucciso sul posto o se sia stato portato lì dopo l’omicidio.