Scienza

Caesar, un manichino al posto di animali vivi per simulare le ferite di guerra

Immobile su un tavolo di un laboratorio c’è Caesar, un manichino della CAE Healthcare che ha l’aspetto di un vero paziente: respira, sanguina e grida persino come un essere umano. Il simulatore di pazienti umani è una valida alternativa economica (può essere utilizzato più volte) e etica all’uso di animali vivi per formare i membri delle forze armate, impegnati a trattare le ferite da combattimento.“Gli animali durante gli addestramenti militari vengono bruciati, fatti saltare in aria, accoltellati” spiega Justin Goodman, direttore del Dipartimento  Investigativo della People for the Ethical Treatment of Animals (PETA).

Mercoledì scorso, a sostegno del BEST Practices Act, è stato mostrato il funzionamento di Caesar, attraverso una simulazione; il disegno di legge chiede al Dipartimento della Difesa di sostituire gli animali vivi con metodi human-based tra cui simulatori, manichini, cadaveri, ecc. per allenare le truppe a trattare le ferite sul campo di battaglia. Il Dipartimento della Difesa utilizza ancora più di “8.500 animali vivi ogni anno per addestrare medici, farmacisti, assistenti e altro personale delle forze armate statunitensi”.

Coloro che contestano l’uso degli animali nelle simulazioni ribadiscono che le differenze anatomiche tra una capra o un maiale, gli animali più utilizzati, potrebbero causare diversi problemi in campo. “Le persone, ad esempio, addestrate a fermare una grave emorragia nelle capre vive, purtroppo, scoprono i limiti di tale formazione proprio quando sul campo cercano di riportare in tempo reale ciò che hanno appreso sull’animale” ha spiegato il Dott.ssa Anahita Dua, che era presente alla presentazione della simulazione su Caesar.

I medici, invece, potrebbero essere addestrati ad arrestare le emorragie direttamente sul manichino, che sanguina come una persona vera oppure potrebbero imparare a fare tagli e incisioni sulla sua pelle spessa, tanto per fare degli esempi. E’ stato progettato per rispondere proprio come farebbe un essere umano, permettendo al medico di vivere un’esperienza senza precedenti, maggiormente realistica. “Il nostro compito è quello di proteggere le vite, non di distruggerle” ha detto Gideon Raff, regista, sceneggiatore e produttore televisivo, che ha prestato servizio tre anni come paracadutista nell’esercito israeliano ed ha assistito alla simulazione. Il Pentagono non si è ancora espresso sul disegno di legge. “Non importa quale sia la loro posizione sui diritti degli animali ma se esiste un modo migliore di studiare e fare scienza che non comporta l’uso di animali, dovrebbe essere applicato” ha dichiarato Goodman.