Calcio

Serie A, 23° turno: Napoli e Juve vincono ancora. Fiorentina e Inter anche. A Roma match sospeso per insulti razzisti – Video

Nella giornata infrasettimanale vincono tutte le big: Mancini festeggia l'ennesimo 1-0, Allegri non gioisce ma resta in scia di Higuain e compagni, che non faticano troppo contro la Lazio e centrano la settima vittoria consecutiva (eguagliato record di Maradona) in una partita che sarà ricordata per lo stop dell'arbitro a seguito degli insulti di tifosi biancocelesti contro i partenopei

Il Napoli chiude il settebello, la Juventus fa tredici. Continua il duello (in)diretto tra le prime della classe: la banda di Sarri vince e incanta per un tempo contro la Lazio all’Olimpico, dove Irrati è costretto a sospendere la partita per qualche minuto a causa dei ‘buuu’ razzisti nei confronti di Koulibaly; i bianconeri rispondono con una partita solida ma senza acuti davanti al Genoa, steso solo grazie a un autogol di De Maio. Appena dietro vincono tutte nel segno dei centravanti: la Fiorentina soffre e risorge grazie a Zarate, l’Inter torna a sorridere grazie a Icardi, Salah ed El Shaarawy danno consistenza a una “Roma d’Egitto” e il Milan ingrana la terza con BaccaNiang. Il gruppo che si giocherà il terzo posto in Champions e i due per l’Europa League è questo. Perché la classifica si sgrana e il duo delle sorprese, Sassuolo ed Empoli, perde terreno. Caos anche in coda con le genovesi pericolanti. Detto della partita ordinata ma nulla più di Gasperini a Torino, resta la Sampdoria beffata in pieno recupero da Belotti. Solo la magia di Zarate allontana il Carpi dallo specchietto retrovisore. Ma le vittorie di Frosinone e Verona contro Bologna e Atalanta la dicono lunga su quante energie bisognerà spendere per guadagnarsi la salvezza.

RISULTATI (tra parentesi gli assist)

SASSUOLO-ROMA 0-2: 11’ Salah, 94’ El Shaarawy (Pjanic)
Ammoniti: Duncan (S); Vainqueur, Keita (R). Espulsi: Nainggolan. Rigore sbagliato: Berardi (S)

•Ancora El Shaarawy in gol, ancora una vittoria. Questa volta al Faraone si aggiunge Salah per una Roma d’Egitto. Senza Dzeko ma con l’ex attaccante del Milan al centro del tridente, completato da Perotti, già a suo agio, e dal funambolo egiziano, Spalletti infila la seconda e ritrova per lunghi tratti anche il bel gioco. Non manca ancora qualche amnesia, come dimostra l’espulsione di Nainggolan e contestuale rigore. Ma dopo mesi in cui tutto è girato storto, ora la ruota gira: Berardi spara sulla traversa acuendo la crisi del Sassuolo, in netto calo dopo un girone d’andata che aveva fatto sognare l’Europa. Pjanic sta tornando padrone, Szczesny resta imbattuto. Fiorentina e Inter sono avvisate.

FROSINONE-BOLOGNA 1-0: 77’ Dionisi (rig) Ammoniti: Blanchard, Russo (F); Ferrari, Diawara, Taider, Rossettini (B). Espulsi: Oikonomou (B)

EMPOLI-UDINESE 1-1: 23’ Zapata (Matos), 90’ Pucciarelli (Maccarone)
Ammoniti: Croce, Mcedlidze, Paredes (E); Fernandes, Zapata, Badu, Hallfredsson, Widmer, Kuzmanovic (U). Rigore sbagliato: Saponara (parato da Karnezis)

FIORENTINA-CARPI 2-1: 2’ Borja Valero (Ilicic), 73’ Lasagna (Di Gaudio), 93’ Zarate Ammoniti: Blaszczykowski, Tatarusanu, Vecino, Kalinic (F); Suagher, Gagliolo, Lollo (C) •Un capolavoro per tenersi stretto il terzo posto. Paulo Sousa ringrazia Mauro Zarate, che non sarà quel che aveva chiesto durante il mercato di riparazione ma per il momento basta a togliere le castagne dal fuoco davanti a un Carpi con una voglia matta di salvarsi. L’ex attaccante di Lazio e Inter disegna una parabola divina in pieno recupero permettendo ai viola di tenere il passo delle dirette inseguitrici e non perdere altro terreno rispetto a Napoli e Juventus. Non si sa mai. Certo, la Fiorentina non ha lo smalto dei tempi belli, Kalinic non segna da dicembre (appena un gol nelle ultime dieci, erano stati 9 nelle prime 13) ma vincere aiuta la testa e anche le gambe. La partita era iniziata nel migliore dei modi, con il gol di Borja Valero ispirato da Ilicic dopo appena centoventi secondi. Il Carpi però non perde la testa. Si chiude bene e non disdegna sortite offensive. Poi Tatarusanu e Tomovic fanno la frittata: Di Gaudio ne approfitta e serve Lasagna, lucido come a San Siro nel beffare una big. Solo il gioiello di Zarate ferma la gioia dei biancorossi.

INTER-CHIEVO 1-0: 48’ Icardi (Miranda)
Ammoniti: Miranda, Eder, Nagatomo (I); Rigoni, Pellissier, Inglese, Spolli, Castro (C)

•Finisce il digiuno dell’Inter a San Siro. Due mesi di soli pareggi e sconfitte vengono interrotti da Mauro Icardi, sempre lui. Il nono gol stagionale dell’argentino, contestato dai tifosi dopo il rigore sbagliato nel derby, regala un sorriso a Mancini. L’Inter torna così a vincere e tiene il passo delle altre squadre in lotta per il terzo posto. Il risultato è sempre lo stesso, 1-0, quello che aveva scandito la marcia nella prima parte di stagione. Ma questa volta i nerazzurri hanno il merito di creare davvero tanto, soprattutto nella prima parte di gara. Se l’Inter non va al riposo avanti di due, tre gol è merito solo di Seculin, all’esordio assoluto in A. Ci provano Eder, Kondogbia, Icardi, Brozovic ma il portiere del Chievo respinge tutto. Capitola solo al minuto 48 su un tocco ravvicinato di Maurito, in rete dopo 5 gare all’asciutto. Solo la traversa e poi ancora Seculin (decisivo poi anche su Miranda e Murillo) li negano la doppietta. Il Chievo? Pellissier, poco prima del triplice fischio finale, è l’unico a provarci.

JUVENTUS-GENOA 1-0: 30’ De Maio (aut) Ammoniti: Bonucci (J); Munoz, Capel (G). Espulso: Zaza (J) •“Ho fatto 13!” un tempo era un’esclamazione che rendeva spesso milionari. Oggi il Totocalcio è uno sbiadito ricordo, ma la Juventus completa la sua colonna vincente. E come ogni tredici che si rispetti lo fa di un soffio. Nella circostanza, la vittoria arriva grazie a un’autorete di De Maio alla mezz’ora dopo una percussione strepitosa di Cuadrado. Proprio il colombiano aveva inaugurato la serie apparentemente infinita di vittorie con un altro gol fortunoso al novantesimo: di polpaccio, e per giunta nel derby. Così la Juventus supera sé stessa. Con Conte si era fermata a dodici hurrà di fila. C’è poco altro in un primo tempo dal ritmo lento. Il Genoa pensa più a difendersi e lo fa bene, tanto che la Juve ha difficoltà a trovare spazi. Nella ripresa Perin viene graziato da Zaza, i rossoblù continuano in un’ordinata ma sterile esibizione e arrivano raramente dalle parti di Buffon. La partita si accende solo nel finale per un fallaccio su Izzo dell’ex attaccante del Sassuolo, punito con il rosso. “Q.b.” si leggerebbe in una ricetta: abbastanza per tenersi nella scia del Napoli a dieci giorni dal faccia a faccia.

LAZIO-NAPOLI 0-2: 24’ Higuain, 27’ Callejon (Insigne)
Ammoniti: Hoedt, Lulic, Mauricio (L) Koulibaly, Jorginho (N)

•Il Napoli infila la settima vittoria consecutiva, record fino a oggi nelle mani di Maradona e compagnia. Il segno lo lascia il solito Gonzalo Higuain, al 23esimo gol in altrettante partite. Non sapendo più come segnare, il Pipita la butta dentro anche di pancia dopo una ribattuta di Marchetti. È il giusto premio per una squadra arrivata all’Olimpico senza la ‘catena’ di destra Hysaj-Allan ma capace di regalare il consueto spettacolo di pressing, manovra e occasioni da gol. Al coro si sta aggiungendo stabilmente anche Callejon, quarta rete nelle ultime quattro partite, ispirato da Lorenzo Insigne (decimo assist stagionale). Ciliegina sulla torta: Reina resta imbattuto dopo sei gare davanti una Lazio che è davvero poca cosa. Nota triste: Irrati costretto a sospendere la partita nel secondo tempo per i ‘buuu’ razzisti della Curva Nord nei confronti di Koulibaly. I cretini non vincono mai.

PALERMO-MILAN 0-2: 18’ Bacca (Abate), 33’ Niang (rig) Ammoniti: Goldaniga, Jajalo, Vazquez (E) •Dominio totale per un tempo, poi via d’inerzia con poche apprensioni. Il Milan infila la seconda vittoria consecutiva e dà sostanza alla buona prestazione nel derby. Il graffio porta sempre la stessa firma, quello della coppia Bacca-Niang. Ordine, movimento, capacità di compattarsi in fase difensiva e schizzare negli spazi fanno la differenza anche alla Favorita. Basta rivedere l’azione del primo gol: grande lettura di Honda per Abate, affondo del terzino e zampata di Bacca, al dodicesimo gol in A. Poco dopo la mezz’ora Goldaniga controlla con il braccio in area congelando la partita: Niang è gelido dal dischetto e il Palermo, inesistente per 45 minuti, affonda. Solo Sorrentino evita una goleada prima dell’intervallo. Stesso canovaccio nel secondo tempo con Donnarumma quasi spettatore non pagante. Mihajlovic sembra aver trovato l’assetto giusto. Forse non troppo tardi per sperare nel terzo posto.

SAMPDORIA-TORINO 2-2: 66’ Muriel (Dodò), 71’ Belotti, 84’ Soriano, 94’ Belotti (Immobile)
Ammoniti: Correa, Diakitè, Ranocchia (S); Gazzi, Glik, Baselli (T)

VERONA-ATALANTA 2-1: 30’ Conti, 43’ Siligardi, 80’ Pazzini Ammoniti: Albertazzi, Ionita (V); de Roon, Pinilla, Migliaccio (A). Espulsi: Dramé (A)

CLASSIFICA

Napoli 53
Juventus 51
Fiorentina 45
Inter 44
Roma 41
Milan 39
Sassuolo 33
Empoli 33
Lazio 32
Bologna 29
Torino 28
Chievo 27
Atalanta 27
Udinese 26
Palermo 25
Sampdoria 24
Genoa 24
Carpi 19
Frosinone 19
Verona 14