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Parigi, tassisti in piazza contro Uber: 20 arresti. Manifestazioni anche in Italia

1200 persone hanno bloccato le strade e bruciato pneumatici intorno a Porte Maillot e agli aeroporti Roissy e Orly. Attaccato un collega che non partecipava allo sciopero. Mobilitazioni anche a Firenze, Roma e Napoli

Pneumatici bruciati, aggressioni a chi non scioperava, una persona investita e venti arresti. Questo il bilancio della manifestazione dei 1200 tassisti parigini contro le auto NCC e il servizio Uber. I primi incidenti si sono verificati a Porte Maillot, nel nord della capitale francese e sono proseguiti nelle strade intorno ai due aeroporti Roissy e Orly. In solidarietà ai colleghi francesi sono scesi in piazza anche i tassisti italiani di RomaFirenze e Napoli.

Nella capitale francese lo sciopero è iniziato alle sei del mattino, in concomitanza con la protesta dei controllori del traffico aereo e con quello dei dipendenti pubblici. A Porte Maillot per ostacolare il passaggio delle auto sono stati bruciati degli pneumatici per bloccare la périphérique, la circonvallazione. La polizia ha arrestato venti persone e ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Situazione tesa anche all’aeroporto di Orly dove un tassista che non scioperava è stato aggredito e i suoi passeggeri hanno dovuto proseguire a piedi. Inoltre un autobus navetta diretto l’aeroporto ha forzato il blocco dei manifestanti investendone uno, rimasto ferito ad una gamba.

In Italia, invece, non si sono verificati incidenti. A Roma 650 tassisti hanno manifestato in piazza Santi Apostoli. Tra i motivi della protesta oltre all’abusivismo del settore e a Uber anche gli emendamenti della senatrice Lanzillotta. Mobilitazioni anche a Napoli e a Firenze dove questa mattina decine di persone si sono riunite alla stazione di Santa Maria Novella. Nel pomeriggio scenderanno in piazza anche i tassisti torinesi.