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Vittorio Sgarbi: “Domenica Live? Sono andato via, era un teatrino di coglioni”

Domenica Live? Ho abbandonato la diretta della trasmissione, perché non si può ascoltare della gente che non ha niente da dire, aspettando 52 minuti prima che ti diano la parola. E non si può parlare giorni e giorni di una cosa che non esiste, come il caso Quarto. Poi questi del M5S vogliono fare gli onesti. E’ solo un teatrino insopportabile di coglioni che dicono solo stupidaggini“. Così, ai microfoni di Ecg Regione, su Radio Cusano Campus, Vittorio Sgarbi spiega l’abbandono della diretta di Domenica Live, il contenitore domenicale condotto da Barbara D’Urso, su Canale 5, mentre si svolgeva un dibattito sul caso Quarto. “La mafia a Quarto? Non esiste, perché se uno è mafioso non può votare. La mafia non si può usare così, per riempirsi la bocca. Uno che è mafioso non può votare, se uno vota non è mafioso”. E va all’attacco di Beppe Grillo: “Perché lui, con un metodo tipicamente camorrista, deve imporre al sindaco Capuozzo di dimettersi? Il sindaco è eletto dal popolo. Non è che due tribuni possono prendere il posto del popolo e stabilire, sulla base di illazioni, che uno si debba dimettere. Questo è fascismo. Anzi, siamo tra la mafia e il fascismo“. E aggiunge: “Non si può parlare giorni e giorni di una cosa che non esiste. Il M5S sotto attacco? Ma no. E’ un movimento di gente che non esiste. Dovrà sparire, come è giusto che spariscano le cose che non ci sono. Non è questione di onestà o di disonestà: questi non hanno idee in zucca, dicono solo stupidaggini. Gli italiani devono rispondere solo alla Costituzione, per cui un sindaco eletto, indagato o non indagato, non si deve dimettere. Non c’è un’autorità superiore alla Costituzione che si chiama Grillo, che è ignorante come una capra o Saviano che è un millantatore. Questa è gentaglia“. Sullo scrittore campano, Sgarbi rincara: “Saviano non è mica l’unico a scrivere di mafia. Perché lui ha la scorta e gli altri che scrivono di mafia non ce l’hanno? Quale rischio corre? Chi se lo deve uccidere?“. L’ex sindaco di Salemi, infine, si pronuncia sulla proposta del deputato Pd Emanuele Fiano, che vuole vietare la vendita dei busti di Benito Mussolini: “Fiano è uno che non ha niente da fare e che non sa cosa fare. Un busto di Mussolini non rappresenta un pericolo, c’è chi lo compra per farci una lampada. Io, ad esempio, avevo un busto di Mussolini, l’avevo piazzato tra il bidet e il cesso