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Milano, dal Comune 400 euro di rimborso alle famiglie che accolgono profughi. Salvini: “E’ razzismo contro italiani”

Il bando è aperto fino al 15 gennaio a tutti i residenti. Segretario Lega: "Roba da matti". Meloni: "Atto discriminatorio e illegale"

Fino a 400 euro di rimborso a chi accoglie profughi in famiglia. E’ questa l’iniziativa promossa da Palazzo Marino che ha aperto un bando (pubblicato sul sito) rivolto a tutti i residenti del comune di Milano. L’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, scrive su Facebook: “Grazie alla collaborazione tra Anci e Governo e utilizzando risorse dello Stato a Milano possiamo finalmente sperimentare l’accoglienza in famiglia di migranti, titolari di Protezione umanitaria”. Immediata la critica di Matteo Salvini: “Il Comune di Milano, giunta PD-Pisapia, pagherà 400 euro al mese chi ospiterà un immigrato a casa sua. Roba da matti. Vergogna, questo è razzismo nei confronti degli italiani in difficoltà!”, ha scritto su Facebook il segretario della Lega Nord. Ma ad attaccare è tutto il centro destra. Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, parla di “atto discriminatorio e illegale”.

Majorino precisa che si tratta di “una misura innovativa, che c’eravamo impegnati a mettere in campo mesi fa e che prevede anche forme di rimborsi per le famiglie ospitanti (350 euro al mese), configurandosi peraltro come una forma assolutamente vantaggiosa rispetto ad altre sul piano dei costi. Ovviamente la destra e la Lega gridano allo scandalo. Invece noi ne siamo orgogliosi e non ci fermiamo”.

Il Comune di Milano ha predisposto un bando per selezionare le famiglie che potranno ospitare i “richiedenti e titolari di protezione internazionale” come sottolinea un comunicato di Palazzo Marino. Si tratta, ricorda il Comune, di una possibilità offerta dal Ministero dell’Interno nell’ambito dello Sprar, cioè del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Può partecipare al bando, entro il 15 gennaio, chi è residente a Milano e ha a disposizione una camera per chi viene ospitato, possibilmente con bagno personale, deve fare due giorni di formazione e poi avere un colloquio con uno psicologo. Il tempo previsto di ospitalità è di sei mesi che possono essere prorogati. Il rimborso spese “con fondi statali” è di 350 euro mensili per ospite, massimo 400 se si accoglie più di una persona. Sarà la cooperativa Farsi prossimo a selezionare i rifugiati che saranno ospitati in famiglia.