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Germania, tatuaggio di Auschwitz sulla schiena: condannato a sei mesi

Il caso era venuto alla luce perché un giornalista, in una piscina di Oranienburg, aveva scattato una foto all'uomo - pregiudicato di 27 anni e politico dell'Npd - e l’aveva pubblicata online

La scritta “Jedem das seine”, che tradotto significa “a ciascuno il suo”, attraversa la parte bassa della schiena, sovrastata dal disegno del campo di concentramento di Auschwitz. Si era presentato in una piscina pubblica di Berlino con questo tatuaggio Marcel Zech, politico di 27 anni del partito di estrema destra Npd eletto a Barnim in Brandeburgo. Un giornalista l’ha immortalato e ha pubblicato la foto su Facebook. Da lì sono iniziate le indagini e oggi il tribunale di Oranienburg, cittadina della stessa regione, l’ha condannato a sei mesi – quattro in meno rispetto a quelli richiesti dall’accusa – con la condizionale per incitamento all’odio.

Il giovane era pregiudicato e in passato era stato già condannato per lesioni personali. Il giornalista che ha scattato la foto, presente come testimone al processo, ha detto di essersi “sentito in dovere di documentare l’avvenimento, perché fuori dall’ordinario e perché tutti vedevano il tatuaggio ma nessuno sembrava scandalizzarsi”. In aula Zech è stato difeso dallo storico avvocato dell’estrema destra Wolfram Nahrath e da Ralf Wohlleben, considerato uno degli esponenti di punta del neonazismo in Turingia.