Politica

Consulta: M5S, l’ ‘odiato’ Pd non esiste più?

renzi grillo 675

Dopo il 32esimo voto in seduta comune, il Parlamento ha eletto i tre nuovi giudici della Corte Costituzionale.
La terna è composta da Augusto Barbera (quota Pd, 581 voti), Franco Modugno (quota M5S, 609 voti e il più votato) e Giulio Prosperetti (quota centrista, 585 voti).

Insomma fiorisce in maniera palese uno dei primi veri accordi politici tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Le domande a questo punto sarebbero molte.
Il tanto odiato e insultato Partito Democratico non è più il nemico pubblico numero uno. Per i grillini ora si può ragionare, dialogare e perché no, ottenere l’elezione di uno suo indicato alla Consulta. Un passo politico molto importante ed emblematico. Se si vuole dialogare e non insultare solamente le cose si possono fare. Questa, per il Movimento 5 Stelle, è una nomina pesante e incisiva.

A questo punto però cadano tutte le preclusioni e i preconcetti contro il Pd e contro ogni persona che ne fa modestamente parte. Perché ora non si può più dire che il Partito Democratico è il diavolo e il Movimento 5 Stelle l’acqua santa. Basta volerlo e le cose importanti per il Paese si possono fare.
Il Pd e il governo Renzi hanno tanti limiti e tante lacune e il Movimento fa bene a sollecitare il governo e ad incalzarlo su varie tematiche. Ma questa apertura appare ragionevole.

Finalmente si toglie ogni pregiudizio ed ogni sponda anche al pregiudicato Berlusconi e alla restante Forza Italia. Finiscano gli insulti e si guardi al concreto. Si acceleri sulle riforme condivise e su quelle che interessano ai cittadini. Tutto il resto sono solo chiacchiere. Quello che è accaduto ieri con l’elezione dei tre giudici con l’accordo tra Pd e Movimento 5Stelle è un fatto storico. Per la prima volta i grillini scelgono la strada dell’accordo e del compromesso politico. Lo fanno in maniera intelligente e vantaggiosa. Si mette da parte il no ad oltranza su tutto. Si fa politica incisiva finalmente. Questo fa bene a tutti e alla democrazia. Dà ossigeno alle istituzioni ed evita la nomina di un giudice scelto da Forza Italia.

Non deve essere mossa nessuna critica al Movimento 5 Stelle, ma anzi un grazie per l’apertura e per la voglia di contribuire a fare qualcosa di concreto ed utile. Si vada avanti su questa strada. Ognuno con le sue idee, ma con la parola fine sui pregiudizi e sui preconcetti contro il Pd e i suoi rappresentanti. Il Pd tanto odiato ora non esiste più.