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Parigi, insegnante accoltellato da presunto jihadista confessa: “Mi sono inventato tutto”

Il docente della scuola materna nella banlieue a nord-est della capitale aveva raccontato di essere stato aggredito da un uomo che aveva inneggiato all'Isis

Nessun agguato. Nessun aggressore che inneggia all’Isis. Ha confessato di essersi inventato tutto, l’insegnante della scuola materna pubblica “Jean Perrin”, nella banlieue Aubervilliers, a nord-est di Parigi, che venerdì mattina ha raccontato di essere stato accoltellato da uno sconosciuto che ha poi gridato: “Sono di Daesh, questo è un avvertimento”.

Secondo quanto detto dal professore, intorno alle 7 e 15 un uomo si era introdotto nell’edificio e lo aveva sorpreso mentre si trovava da solo in aula per preparare la lezione. Il docente ha spiegato che il presunto assalitore aveva il viso nascosto dal passamontagna, guanti e una tuta bianca, aggiungendo di essere stato accoltellato con un temperino e un paio di forbici. Il caso è subito passato nelle mani dell’antiterrorismo. E il ministro dell’Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, ha fatto visita alla scuola definendo l’aggressione un “atto di grande gravità”. In mattinata l’insegnante era stato ricoverato con ferite superficiali al collo e alla fronte che si sarebbe provocato da solo.

Durante l’interrogatorio, però, il docente ha ammesso di essersi inventato tutto. La Procura ha spiegato che adesso il 45enne è sottoposto a un altro faccia a faccia con gli inquirenti per cercare di capire quali siano stati i motivi che l’hanno spinto a simulare l’aggressione.