Giustizia & Impunità

Vatileaks 2, Nuzzi e Fittipaldi: “Sotto accusa la libertà di stampa per proteggere la casta”

Prima udienza del processo Vatileaks 2. I giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi sono chiamati al banco degli imputati, davanti ai giudici pontifici, per aver pubblicato, rispettivamente, ‘Via Crucis’ e ‘Avarizia’, libri-inchiesta basati sulla divulgazione di documenti riservati della Santa Sede. E, quindi, ora processati perché accusati di un reato che prevede una pena che va dai 4 agli 8 anni di carcere. “Vedremo cosa ci viene contestato”, dice Nuzzi prima di entrare in Vaticano e aggiunge: “Noi abbiamo fatto il nostro lavoro e continueremo a farlo”. “Notizie non smentite, scandali e documenti veri” aggiunge Fittipaldi. “C’è la volontà di distrarre da contenuti imbarazzanti di una casta di privilegiati che vuole mantenere interessi opachi, del malaffare”, spiega l’autore di Via Crucis. “E’ un processo alla libertà di stampa nel silenzio generale, spero che qualcuno si renda conto della gravità della cosa”, chiosa il giornalista dell’Espresso