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Bataclan, “avete ammazzato l’amore della mia vita ma non avrete il mio odio”: Antoine, rimasto solo con il figlio di 17 mesi, scrive ai terroristi

Antoine, al Bataclan, ha perso “una persona eccezionale, l’amore della sua vita, la madre di suo figlio”. Antoine è rimasto solo con il figlio di 17 mesi perché la sera del 13 novembre nella sala concerti di boulevard Voltaire la vita di sua moglie è stata brutalmente spazzata via. Eppure scrive su Facebook parlando direttamente a chi questa vita l’ha spezzata: “non avrete il mio odio”.

“Non so chi siete – scrive – e non voglio saperlo. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ciecamente ci ha fatto a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. E’ quello che cercate, ma rispondervi con l’odio sarebbe come cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi ai miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per a sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa“.

“L’ho vista stamattina, finalmente – continua ancora Antoine – dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di dodici anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere dove voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno e per tutta la vita questo petit garcon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio”.

“Vous n’aurez pas ma haine” Vendredi soir vous avez volé la vie d’un être d’exception, l’amour de ma vie, la mère de…

Posted by Antoine Leiris on Lunedì 16 novembre 2015