Cronaca

Atac Roma, pendolari e Usb: “Zero investimenti? Massacro voluto per privatizzare tutto”

Un’assemblea pubblica davanti alla stazione Roma-Lido di Piramide per discutere delle problematiche principali del trasporto pubblico romano. A promuoverla la ‘Carovana delle Periferie’, una rete sociale-sindacale composta dall’Usb, dal Comitato Pendolari Roma-Lido e da altre associazioni. “Questa è una stazione simbolo del malfunzionamento dei servizi di trasporto romani – spiega Guido Lutrario, federazione romana Usb – e delle aggressioni subite dai macchinisti Atac, visti dagli utenti esasperati come la causa dei continui disservizi, che non avvengono certo per colpa loro. Ci sono più di dieci anni di mancati investimenti nella manutenzione dei mezzi”. Una situazione, quella del servizio pubblico dei trasporti romani, che sembra ormai allo sbando e che alcuni leggono come una strategia mirata per privatizzare. “Il massacro del servizio pubblico – rimarca Giorgio Cremaschi, forum diritti/lavoro – è troppo evidente per non pensare che l’obiettivo finale sia quello di arrivare alla privatizzazione del trasporto romano”. E anche la privatizzazione, proposta da molti come la panacea di tutti i mali, non sembra la soluzione migliore, come racconta un dipendente della Roma Tpl Scarl, consorzio di aziende che gestisce circa il 20% delle linee degli autobus romani: “Le nostre vetture spesso sono costrette a rientrare in deposito per effettuare il rifornimento, interrompendo il servizio. I disservizi sono esattamente gli stessi”