Politica

Sondaggi politici, raduno Bologna fa male a Fi che cala ancora. Crescono M5S e Pd

Dopo la manifestazione che ha riunito le forze di centrodestra, il partito di Silvio Berlusconi perde lo 0,7 per cento secondo le rilevazione di Ixè per Agorà (Rai3). Sale la Lega Nord. Stabile la fiducia in Renzi, ma aumenta anche quella per il leader del Carroccio e per il deputato grillino Di Maio

Il raduno di Bologna ha fatto bene alla Lega Nord e male a Forza Italia. Il centrodestra in ogni caso, secondo un sondaggio di Ixè per Agorà (Rai 3), non arriverebbe al ballottaggio con il Pd. Il Carroccio in una settimana infatti cresce dello 0,2 per cento, mentre il partito di Silvio Berlusconi segna un meno 0,7. Il Movimento 5 Stelle conferma di essere sopra quota 28 per cento (più 0,6), come altri istituti avevano previsto già nei giorni scorsi. Il Partito democratico non accusa, per il momento, il malumore per l’indagine su Vincenzo De Luca, e si conferma primo con il 34 per cento (+0,2%). Stabile la fiducia in Matteo Renzi (32%), cresce di due punti quella in Matteo Salvini (22%) e Luigi Di Maio (23%).

Questo il quadro complessivo delle intenzioni di voto (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto alla scorsa settimana): – Pd 34,0% (+0,2). – M5s 28,1% (+0,6). – Lega Nord 14,3% (+0,2). – Fi 9,1% (-0,7). – Sel 3,8% (-0,1). – Fdi 3,0% ( = ). – Ap (Ncd+Udc) 2,5% (-0,3). – Prc 1,4% (+0,4). – Idv 0,4% ( = ). – Verdi 0,5% (+0,2). – Sc 0,4% ( = ). Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 65,9%.

Per quanto riguarda la fiducia, da diverse settimane è stabile al 32 per cento quella in Matteo Renzi mentre quella nel governo torna al 30% (+1%). Il politico più amato rimane il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al 62%.

La rilevazione è stata effettuata da Ixè per Agorà-RAI 3 i giorni 11-12/11/2015. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 8.852 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 3,1%.