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Ralph Supermaxieroe, al via le riprese del remake della serie cult

Believe it or not. La Fox ha ordinato l’episodio pilota del reboot di Ralph Supermaxieroe. Lo ha annunciato il sito deadline.com attendibile fonte di scoop all’interno delle stanze hollywoodiane. E sembra confermarlo anche lo stesso regista Rick Famuyiwa, colui che avrà l’annoso compito di girare il pilota, nella sua pagina Instagram

Believe it or not. La Fox ha ordinato l’episodio pilota del reboot di Ralph Supermaxieroe. Lo ha annunciato il sito deadline.com attendibile fonte di scoop all’interno delle stanze hollywoodiane. E sembra confermarlo anche lo stesso regista Rick Famuyiwa, colui che avrà l’annoso compito di girare il pilota, nella sua pagina Instagram mostrando in bella vista lo stemma marziano della tuta arancione da supereroe che William Katt, alias Ralph Hanley, indossava nella serie cult anni ottanta The Greatest American Hero.

52 episodi, messi in onda dalla ABC tra il 1981, 1982 e 1983, il supereroe per caso divenne presto un telefilm di successo anche in Italia, grazie ad una programmazione martellante prima su Canale5 poi su Italia 1 per almeno un quinquennio. L’ABC volle a tutti i costi che Stephen J. Cannell, già creatore e sceneggiatore di Baretta e Agenzia Rockford, e successivamente a Ralph di A-team e Riptide, si occupasse di una storia da sviluppare in più episodi con al centro un supereroe, visto il grande successo in quegli anni del ritorno in auge di Superman. L’autore californiano, oggi 70enne, pose però la condizione essenziale di variare i caratteri in scena, a partire dal protagonista, Ralph/Katt, insegnante piuttosto liberal in una classe di “ragazzi difficili” delle superiori, di certo non un eroe nerboruto e retorico come le comics in materia volevano. Il pilota, che verrà rigirato dalla Fox, è proprio quello in cui a Ralph viene consegnato il “costumino” magico dai marziani che fanno capolino di notte nel deserto della California. Tutta giocata sulla casualità e sull’incredulità, la partenza di The Greatest American Hero viene giostrata con maestria, levità e impegno nell’incontro/scontro tra la naivité dell’insegnante e la rappresentazione comunque buffa della legge, l’agente dell’FBI Bill Maxwell (Robert Culp). Sono gli extraterrestri ad ordinare, attraverso la radio dell’auto per esprimersi a parole, a Bill e Ralph di salvare il pianeta dalla distruzione. Bill fornirà i casi più gravi da risolvere al collega, e Ralph dovrà dividersi tra l’insegnamento, la vita di coppia con la bella avvocatessa Pam, il figlioletto in affidamento saltuario avuto con la precedente moglie, e le “missioni” in costume arancione.

Peccato che i due perdano subito in mezzo al deserto il libretto delle istruzioni del costume composto da mantello, scarponcini e cinturone metallico. Perché con quell’affare Ralph può volare (sempre male, tutto storto ed impaurito), avere ologrammi, respingere pallottole e cannonate, e avere una forza sovraumana. L’abilità di equilibrare limiti e confini della “forza” aliena del costume, la mescolanza di casi mondiali (è l’epoca reaganiana dello scontro coi russi) e minimali (il piccolo truffatore, l’anziano attore in difficoltà, o la liberazione di animali), fanno di Ralph Supermaxieroe un piccolo gioiello creativo, delicato nei toni, spesso orientato sulla debolezza dell’uomo comune alle prese con l’evento eccezionale (i fan ricorderanno i frequenti raffreddori o mal di testa di Ralph), ma soprattutto migliaia di miglia avanti a qualunque serie tv attuale che per rimanere in piedi oltre il sesto episodio invece di sfumare caratteri e psicologie dei personaggi, li reinventa da zero, con un effetto stordimento.

William Katt, il protagonista, era all’epoca molto famoso grazie all’interpretazione di Carrie, lo sguardo di Satana (1976) di Brian De Palma e Un mercoledì da leoni (1978) di John Milius. Recentemente è stato confermato l’episodio dei provini in contemporanea per Carrie e Guerre stellari. De Palma e Lucas cercavano gli interpreti per i propri film insieme e Katt si era presentato per diventare Luke Skywalker, poi la storia ha preso un altro corso. Connie Selecca, che interpretava Pam, era una star affermata della tv, mentre il maturo Bill, Robert Culp morto nel 2010, aveva avuto un’onorata carriera al cinema tra gli anni sessanta e settanta interpretando anche la commedia Bob & Carol & Ted & Alice di Paul Mazursky. Altra star estemporanea fu Faye Grant, una delle alunne di Ralph, che nel 1983 divenne la protagonista femminile della serie tv Visitors.

Di Ralph Supermaxieroe, oltre ad un pilota nel 1986 per una quarta serie con una supereroina al posto del supereroe rivelatasi un clamoroso flop, si annunciò anche un film per la regia di Stephen Herek nel 2010 di cui non venne mai scritta nemmeno una scena. Mentre dalle pagine della sua pagina Facebook “The Greatest American Hero” William Katt ha interpellato i propri “amici” rispetto all’eventuale reboot del telefilm cult e le risposte non sono certo state favorevoli.