Cronaca

Toscana, convegno dei dirigenti Asl nel resort di lusso: 500 euro a testa in due giorni. Uno dei soci è senatore renziano

Il democratico Andrea Marcucci è nel cda della società che gestisce "Il Ciocco", a Lucca, dove 178 manager delle aziende sanitarie sono stati mandati per "amalgamarsi" in vista dell'unione delle sedi di Firenze, Pistoia, Prato e Empoli. Forza Italia e Fratelli d'Italia all'attacco, M5s chiama in causa la Corte dei conti. Il parlamentare democratico si difende: "Non ho incarichi gestionali e di quel corso non sapevo nulla"

“Sperpero di denaro pubblico”, “conflitti d’interesse”, “regalo ai renziani”: il centrodestra e il M5s accusano Asl e Regione Toscana perché il resort Il Ciocco, a Barga di Lucca, che ha ospitato il summit dei 178 dirigenti di diverse aziende sanitarie è legato al senatore Pd (e renzianissimo) Andrea Marcucci. Costo complessivo 93mila euro per 36 ore in due giorni. La lussuosa struttura è di proprietà della Shaner Ciocco Srl, società di cui il renziano è socio di minoranza: “Non ho alcun incarico gestionale o operativo legato al resort – controbatte il senatore democratico a ilFattoQuotidiano.it – e del corso delle Asl toscane non ne sapevo nulla”. A rispedire al mittente le accuse è anche il commissario della nascitura Asl Toscana Centro Paolo Morello, organizzatore dell’evento: “Ma quale regalo, non sapevo affatto che la struttura fosse legata a Marcucci: oltretutto il senatore non lo conosco neanche. Abbiamo contattato varie strutture: solo il Ciocco aveva i requisiti giusti”.

Scatenate, però, le opposizioni: Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno presentato due interrogazioni mentre le senatrici dei Cinque Stelle Laura Bottici e Sara Paglini hanno annunciato che segnaleranno il caso alla Corte dei Conti. “Verificare a fondo ogni spesa” è quanto chiede il gruppo regionale del Pd: “Se emergeranno sprechi o distorsioni nell’uso delle risorse delle aziende sanitarie la Regione dovrà prenderà provvedimenti”. Secondo quanto si apprende l’assessore regionale Stefania Saccardi ha avviato un’indagine: “Valuteremo tutte le spese sostenute e gli effetti formativi sui dirigenti, poi decideremo”.

Le polemiche sul progetto formativo “Realizziamo la nostra azienda” voluto da Morello per far “amalgamare” i dirigenti delle 4 Asl (Firenze, Pistoia, Prato e Empoli) in vista della nascita della Asl Toscana Centro non accennano perciò a placarsi. “Il progetto complessivo in favore dei dirigenti delle 4 Asl – spiega Morello – è costato circa 93mila euro. L’Asl di Firenze da sola ne ha spesi 33mila”. La spesa per ciascun dirigente si è perciò attestata intorno ai 500 euro. Il caso era stato sollevato nei giorni scorsi dal consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai. A gettare benzina sul fuoco c’ha pensato nelle ore scorse il collega Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia): “E’ un caso che la Regione abbia scelto proprio quel luogo per sprecare tutti quei soldi?”. Donzelli parla perciò di “un vero e proprio regalo al potente senatore Pd”. Le senatrici M5s Bottici e Paglini chiamano in causa il presidente della Regione Enrico Rossi perché faccia “chiarezza su quanto accaduto”.

Secondo quanto risulta a ilfatto.it il resort è di proprietà della Shaner Ciocco Srl (60% l’americana Shaner Italia e 40% Sestant): il senatore risulta consigliere delegato della Sestant (ne detiene il 17%, come risulta dalla dichiarazione patrimoniale 2013 e siede insieme alla sorella Marialina nel cda della Shaner Ciocco in quanto socio di minoranza. Marcucci precisa però che “il management dell’hotel afferisce al partner americano” e che egli stesso è membro del cda “in rappresentanza della minoranza, senza avere alcuna delega“. Poi aggiunge: “Ovviamente non sapevo nulla del corso delle Asl toscane, come di altri clienti della struttura”. Morello assicura che da una parte “quei 93mila euro sono fondi vincolati alla formazione, non possono esser destinati a altro” e che Marcucci “non lo conosco nemmeno: e soprattutto non sapevo che facesse parte della società proprietaria del resort”. C’è stato un bando per selezionare la struttura? “No, abbiamo però contattato diverse strutture. Cercavamo un posto in grado di garantire 200 camere e una sala da altrettanti posti a sedere, una decina di salette per lavori di gruppo differenziati e ambienti all’aperto per attività formativa”. Proprio su alcuni aspetti del training formativo outdoor (è stato allestito anche una sorta di “gioco” motivazionale nel bosco con tanto di walkie talkie) hanno ironizzato Donzelli e grillini: “Spesi quasi 100mila euro per far giocare i dirigenti alla caccia al tesoro“.