F1 & MotoGp

Motogp, Marquez e le due “Iene” si denunciano a vicenda dopo la rissa

I due inviati del programma Mediaset hanno tentato di consegnare il premio "Coppa di minchia" al pilota spagnolo per lo scontro in pista con Valentino Rossi, ma la visita è finita in lite

Marquez e le “Iene” si denunciano a vicenda. Nella serata del 30 ottobre il tentativo dei due inviati Mediaset, Stefano Corti e Alessandro Onnis, di consegnare al pilota spagnolo l’ironica “Coppa di minchia” è finito in rissa: da una parte la famiglia Marquez dall’altra le due “iene”. Entrambe le parti sostengono di essere state aggredite per prime. Il programma di Italia 1 aveva deciso di consegnare il riconoscimento provocatorio al pilota dopo lo scontro avvenuto nel Gran Premio di Malesia con Valentino Rossi che ha provocato la caduta dello spagnolo.

Il primo a sporgere denuncia è stato lo spagnolo: “Un gruppo di persone è arrivato alla casa del pilota e ha rivolto una serie di insulti – si legge nella nota del suo legale Emilio Alzamora – con determinate azioni umilianti e ridicole verso il pilota e arrivando anche a spingere e aggredire i suoi parenti più stretti. Data la gravità dell’azione, questi atti sono stati denunciati e seguiranno il normale svolgimento di un procedimento penale nei confronti di tali persone”.

Ma secondo le due “iene” questa versione non è veritiera: “”Il pilota non è stato né insultato né umiliato – si legge in un comunicato di Mediaset – Tanto meno nessuno dei componenti della sua famiglia è stato spinto o strattonato. Al contrario, sono state le due iene Stefano Corti e Alessandro Onnis a subire violenza. Marquez era stato avvicinato mentre era con il padre e il fratello con un premio scherzoso per le vicissitudini che lo hanno visto protagonista in pista. Ma al momento della consegna della coppa i due inviati sono stati aggrediti senza che potessero spiegare il senso del nostro gioco. Gli assalitori hanno rotto la telecamera e si sono impossessati delle schede video con le immagini che mostreremmo se ci venissero riconsegnate”.