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Se una notte d’autunno Noel Gallagher sale in metropolitana per andare a cantare con gli U2

Sta facendo il giro del mondo la foto di Noel Gallagher, già fondatore e leader degli Oasis con il fratello Liam, seduto in un vagone della Tube di Londra. Cioè, Noel esce di casa, prende la Metro, va all'O2 insieme a chi si sta recando li, biglietto alla mano per assistere al concerto degli U2 e poi sale sul palco e duetta con Bono, The Edge, Adam e Larry. Provate a immaginarvi una cosa del genere da noi, in Italia

Sta facendo il giro del mondo la foto di Noel Gallagher, già fondatore e leader degli Oasis con il fratello Liam seduto in un vagone della metropolitana di Londra, lo smartphone in mano. Già vedere una rockstar famosa in tutto il mondo tranquillamente seduta in mezzo alla gente sarebbe una notizia, non fosse che proprio in metropolitana era capitato in precedenza di vedere anche altri artisti famosi, sempre puntualmente immortalati da un compagno di viaggio e virilizzati sui social.

La questione che però, non senza un pizzico di retorica, rende questa foto abbastanza incredibile, almeno per noi italiani, è sapere che Noel non sta semplicemente viaggiando per Londra attraverso l’amata Tube. No, Noel sta andando in direzione della O2 Arena, lo spazio dedicato ai concerti più grande e famoso della capitale britannica, nonché una delle arene più note del mondo. Qui, poco dopo quel viaggio nel sottosuolo londinese, Noel salirà sul palco, ospite gli U2 per la tappa dell’Innocence + Experience Tour. Nel video potete vederlo, stesso look da ordinary Man esibito in metropolitana, mentre canta con Bono e soci I still haven’t found what I’m looking for, classicone della band irlandese tratto da The Joshua tree. Poco prima ha cantato anche All you need is love, dei Beatles.

Cioè, Noel esce di casa, prende la Metro, va all’O2 insieme a chi si sta recando li, biglietto alla mano per assistere al concerto degli U2 e poi sale sul palco e duetta con Bono, The Edge, Adam e Larry. Provate a immaginarvi una cosa del genere da noi, in Italia. Provateci, e se ci riuscite correte a Hollywood, perché la vostra fantasia merita un ruolo da sceneggiatore in un colossal diretto da Nolan o i fratelli Wachowski. Da noi al primo singolo azzeccato già ci si atteggia da rocker multiplatino, si parla di invidia rispetto a chi critica, si maltrattano i fan. E dire che già giorni fa Noel si era messo in evidenza per aver dedicato parte di una intervista a Sky UK Sport ai concittadini Stone Roses, invece che a parlare dei suoi High Flying Birds. Noel avrebbe lasciato intendere che Ian Brown e soci starebbero per dare alle stampe, senza ovviamente indicare una data, il seguito di Second coming, album dei mancuniani uscito addirittura nel 1994. Del resto la band si è riunita recentemente, lasciando ben sperare per il futuro.

Oggi Noel, noto non solo per la sua penna ispirata, ma per i suoi eccessi e i continui scontri col fratello ai tempi degli Oasis, sembra sereno, appagato, risolto con se stesso. Uno che può stare tranquillamente a giocherellare in metro col suo smartphone e poi salire in una arena strapiena, chitarra alla mano, a duettare con gli U2. Il giorno in cui ci dovesse captare di vedere uno dei nostri “eroi” sulla 92 fate un fischio, magari sarebbe la volta buona che anche un artista italiano azzecca una Wonderwall.