Cronaca

Mantova Capitale italiana Cultura 2016, il sindaco: “Dimostreremo i nostri meriti”

La città lombarda ha battuto nove concorrenti. Il "premio", in termini economici, è un milione di euro svincolato dal patto di stabilità. Mattia Palazzi: "Occasione per rilancio internazionale"

Sarà la città dei Gonzaga, di Virgilio e del Festivaletteratura la Capitale Italiana della Cultura per il 2016. La scelta di Mantova è arrivata nella serata di martedì 27 ottobre e a comunicarlo è stato Marco Cammelli, presidente della Giuria di Selezione che ha consegnato la busta con il nome della città prescelta direttamente nelle mani del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Mantova l’ha spuntata battendo la concorrenza di altre nove città arrivate nella short list resa noto nel luglio scorso. Insieme a Mantova concorrevano al titolo Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.

Oltre all’onore del titolo, all’amministrazione comunale in carica, guidata dal neo sindaco del Pd Mattia Palazzi (eletto a giugno), arriverà anche un milione di euro svincolato dal patto di stabilità che dovrà essere utilizzato per realizzare il progetto presentato alla commissione che ha scelto Mantova. “Abbiamo vinto. Abbiamo lavorato tutto luglio e agosto per riprogettare il dossier e ci siamo riusciti. Grazie a tutti i collaboratori che hanno lavorato con me per presentare il progetto a settembre. Mantova è l’Italia”. Queste le prime parole del sindaco Palazzi, emozionato e felice per l’importante riconoscimento arrivato. Nel corso della cerimonia che ha visto trionfare Mantova, il primo cittadino virgiliano ha assicurato che “faremo di tutto per dimostrare di aver meritato il riconoscimento”. E di opportunità di “un rilancio a livello internazionale della città” parla il consigliere regionale del Pd, Marco Carra. Alla amministrazione Palazzi è andata certamente meglio rispetto al predecessore Nicola Sodano, esponente di Forza Italia che con la sua elezione nel 2010 aveva sconvolto gli schemi politici di una città sempre nelle mani del centrosinistra. Sotto l’amministrazione Sodano, infatti, Mantova fece tutto il percorso per cercare di diventare Capitale Europea della Cultura nel 2019, ma, come noto, la corsa finì male, poiché ad aggiudicarsi il titolo è stata Matera.

La stessa amministrazione di centrodestra decise di portare avanti il tentativo di diventare Capitale Italiana della Cultura, ma poi le elezioni sospesero i procedimenti. Alla nuova amministrazione, poi, è toccato riprendere in mano la palla e predisporre in poco tempo (i termini scadevano a settembre come ricordato dal sindaco Palazzi) un progetto giudicato degno di vittoria dalla commissione apposita. Mantova rimarrà in carica per tutto l’anno e, come spiegato dal ministro Franceschini, è il primo anno che il titolo va a una singola città, poiché l’anno scorso fu condiviso da quattro in quanto non c’è stato il tempo per organizzare la gara. L’iniziativa “Capitale Italiana della Cultura” ha l’obiettivo di sostenere – come riportato nel bando-, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in modo sempre più diffuso il valore della cultura per la coesione sociale.