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Renzi: “Aumento tetto contante? Metteremo fiducia. Evasione a 180 miliardi? Numeri inventati”

L’aumento del tetto del contante a 3mila euro? Questa norma non si cambia in Parlamento e su questo siamo pronti a mettere la fiducia“. Lo dichiara il premier Matteo Renzi durante Otto e mezzo, su La7, rispondendo anche alle critiche del presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, che ha contestato l’innalzamento del limite del contante: “A Cantone sono legato da un rapporto di consuetudine per non dire di amicizia. Rispetto la sua opinione. Ma credo che non sia vero quello che lui pensa e mi riservo il diritto di avere un’opinione diversa. Gli italiani devono avere la possibilità di spendere il contante che hanno. C’è un sacco di contante fermo, ce lo dicono le banche e tutti gli istituti interessati“. E aggiunge: “Io ritengo che la strategia anti-evasione del governo Monti, sui limiti al contante e sui controlli con la Guardia di Finanza fuori dai negozi, sia profondamente sbagliata e non è servita a niente. Noi invece diciamo che bisogna incrociare i dati. L’evasione fiscale è a 180 miliardi?” – continua – “E’ un numero inventato di sana pianta, sono numeri inventati a caso e buttati lì, è una roba che proprio non esiste. E’ come il caso di quelli che dicono che la corruzione vale ‘tot’. Ma come fai a dirlo? Sono dati stimati. Per combattere l’evasione non serve questo atteggiamento da ‘guardie e ladri’. Siamo il primo governo ad aver preso i soldi dalla Svizzera e dal Vaticano. Così si combatte l’evasione, altro che chiacchiere“. Inevitabile il monito rivolto ai pessimisti, meglio noti come “gufi”: “Noi italiani siamo sempre bravi a parlarci male addosso. E’ come per l’Expo: tutti a dire che sarebbe andato male, ma l’Italia è un grandissimo Paese e sta facendo le cose che sono necessarie da fare. Bisogna smetterla di continuare a parlare male dell’Italia“. Renzi spiega poi che la norma sulla flessibilità in uscita per le pensioni non è stata inserita in legge di Stabilità perchè “non volevamo fare un altro pasticcio, creando un altro caso ‘esodati’, come è accaduto in passato”. Poi puntualizza: “<strong>De Magistris? Non so se sia stato assolto per prescrizione o perchè il fatto non costituisca reato, ma la vicenda è chiusa. Rimane De Luca, ma noi non cambieremo la legge Severino, né le regole delle primarie. Nella legge di stabilità ci sono 450 milioni su 3 anni per rimuovere la Terra dei Fuochi. E se c’è uno in grado di eliminare le ecoballe è Enzo De Luca e io sarò con lui a rimuovere quelle ecoballe. Lo dico con un sorriso per chi dice che non ci sono soldi per il Sud“. Su un eventuale ingresso del gruppo di Verdini nella maggioranza di governo, il premier afferma: “Lo escluso assolutamente. Però da qui a 2018 osservo uno sfarinamento a destra che mi colpisce molto. Non so che cosa accadrà, perché negli ultimi due anni Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea su tutto. Verdini ha votato le riforme, le aveva votate in prima lettura, io credo che il suo sia stato un gesto di coerenza“. E sulle dimissioni o meno di Ignazio Marino, commenta: “Dovete chiederlo a lui, come faccio a sapere cosa farà Marino?