Calcio

Antonio Conte, fissata l’udienza preliminare per il calcioscommesse: l’accusa è frode sportiva

Davanti al gip di Cremona anche l’ex allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, ora all’Udinese, sempre per frode sportiva, il giocatore della Lazio Stefano Mauri, Cristiano Doni e Beppe Signori

Tribunale di Cremona, 18 febbraio 2016. Luogo e data che potrebbero avere un peso specifico importante nella carriera di Antonio Conte che, insieme ad altri 103 indagati, seguirà con estrema attenzione l’udienza preliminare della maxi inchiesta sul calcioscommesse, fissata davanti al gip di Cremona Paolo Beluzzi. Oltre al commissario tecnico della nazionale italiana, tra gli indagati ci sono anche l’ex bomber della Nazionale Beppe Signori e diversi tra giocatori, ex giocatori, allenatori e manager che avrebbero truccato le partite di diversi campionati.

L’accusa per Conte è di frode sportiva per i fatti avvenuti quando l’allenatore della selezione italiana era alla guida del Siena. In particolare la richiesta riguarda la partita Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, mentre è stata chiesta l’archiviazione per la partita Novara-Siena del 30 aprile 2011. Davanti al gip di Cremona anche l’ex allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, ora all’Udinese, sempre per frode sportiva, il giocatore della Lazio Stefano Mauri e Cristiano Doni. Per l’ex capitano dell’Atalanta, per Mauri e per Signori l’accusa, oltre che di frode sportiva è anche di associazione a delinquere. Secondo la procura cremonese sarebbero almeno 200 le partite in odore di combine, 60 quelle per cui c’è un’imputazione. Otto invece le partite prescritte al termine dell’inchiesta. Tra queste figura anche il match Napoli-Chievo del 31 maggio 2009 finita 3-0.