Scienza

Ipertensione, online algoritmo dell’Aifa per individuare miglior terapia. Ne soffrono sedici milioni di italiani

Sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco una serie di domande, per orientare pazienti e medici sulle strategie più appropriate partendo, prima ancora che dai farmaci, dallo stile di vita

Sedici milioni gli italiani soffrono di ipertensione. Lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che reso note le stime su questa malattia, che può predisporre a infarto e ictus. Adesso però arriva un percorso online, con una serie di domande, per orientare pazienti e medici sulle strategie terapeutiche più appropriate partendo, prima ancora che dai farmaci, dallo stile di vita.

E’ l’algoritmo terapeutico per l’ipertensione arteriosa realizzato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in collaborazione con la Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia) e disponibile sul sito dell’Aifa. “Si conferma il nostro impegno nel promuovere percorsi terapeutici predefiniti, in collaborazione con gli specialisti, in grado di indicare il miglior approccio clinico al paziente. L’appropriatezza prescrittiva, come l’aderenza alle prescrizioni, sono requisiti fondamentali per l’efficacia dei trattamenti e il contenimento della spesa”, spiega il direttore Aifa Luca Pani.

Mentre il presidente Sergio Pecorelli aggiunge: “E’ un innovativo sistema in grado di orientare il medico nella definizione della terapia personalizzata per il trattamento dell’ipertensione, problema di grande rilevanza in Italia, la cui incidenza aumenta con l’età raggiungendo i livelli più alti negli anziani”.

“L’intento è permettere al medico verosimilmente di arrivare più rapidamente a una decisione dal punto di vista terapeutico e al paziente di comprendere l’appropriatezza di quello che sta facendo e trarre informazioni sull’adeguatezza del trattamento – spiega Claudio Borghi, presidente Siia – Oggi il paziente tende ad assumere la terapia in modo efficace se è consapevole”.

L’applicazione dell’algoritmo, il terzo dopo diabete 2 e Hcv, come spiega Aifa mira ad identificare le strategie appropriate lasciando, tuttavia, le scelte al giudizio finale del medico.