Il Fatto del Lunedì

Settimana del benessere sessuale, se lo fai ‘scientificamente’ è meglio

Un popolo di santi, navigatori e giocatori d’azzardo. Gli italiani a letto amano il rischio. Conoscono la teoria: i metodi contraccettivi, così come quelli che li metterebbero al riparo dalle malattie sessualmente trasmissibili. Ma sul piano della pratica, si meritano una sonora bocciatura.

A riconoscerlo è una recente indagine della Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss) condotta su un campione di 800 persone. Dallo studio emerge che il 45% degli uomini non utilizza il preservativo perché fa diminuire il piacere, pur dichiarando di essere a conoscenza del rischio delle malattie sessualmente trasmissibili (46,8%). Il campione femminile che non utilizza il preservativo dichiara di essere a conoscenza del pericolo (52,43%) e preferirebbe il preservativo alla pillola (44,94%). Inoltre, il 48,62% degli uomini intervistati afferma di non conoscere il preservativo femminile.

Altro tema toccato dall’indagine è l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole. Quasi la totalità degli intervistati (98%) è favorevole, il 13% si slancia e si dice favorevole a insegnarla già all’asilo mentre la maggior parte (46%) sceglie le medie. Per il 78% l’educazione sessuale andrebbe affidata agli specialisti. Solo il 14% preferisce i genitori mentre lo 0,14% le figure religiose.

Un argomento sicuramente sensibile è l’omosessualità. Per l’83% degli intervistati viene definita un orientamento sessuale ma per l’1,55% è una malattia. Il 4% ha scelto la casella “altro” in cui hanno inserito risposte come è una “deviazione genetica” o “un fenomeno della società moderna” o infine “uno sbaglio”. Anche se una piccola percentuale, ci dovrebbe però far riflettere sui pregiudizi ancora presenti nella società nei confronti dei “diversi da me”.

Visti i dati dell’indagine, momenti di confronto e occasioni per acquisire informazioni si rendono necessarie. Per questo, la Federazione italiana di Sessuologia Scientifica organizza la seconda edizione della Settimana del benessere sessuale in tutta Italia, dal 28 settembre al 3 ottobre. Slogan scelto per il 2015 è “Sesso al centro: una settimana per il tuo benessere”. Un invito a concentrare l’attenzione su un aspetto importante della propria vita, legata all’equilibrio della persona e alla relazione con gli altri.

L’iniziativa è patrocinata da ministero della Salute, European Federation of Sexology (Efs), World Association for SexualHealth (Was) e ordini dei medici e degli psicologi del Lazio. Si articola attraverso conferenze, seminari e dibattiti, ma anche consulenze gratuite individuali o di coppia e sportelli di ascolto dedicati alla popolazione, a cura dei professionisti iscritti alla Fiss.
La decisione di ripetere e rendere possibile una seconda edizione della Settimana al benessere sessuale, fornendo servizi in tutte le regioni, nasce dalla consapevolezza di quanto ancora oggi siano grandi le difficoltà nell’area sessuo-affettiva. Ma anche per recuperare sul piano della corretta informazione che sul tema della sessualità, come evidenzia l’indagine, è ancora scarsa.

La Fiss lavora affinché lo sviluppo armonico della sessualità avvenga su basi scientifiche, autorevoli e nasca dal confronto con persone competenti, che sostengano le persone e la coppia nella loro personale riflessione sui valori della sessualità. Lo scopo è quello di rendere agevole la possibilità di parlare apertamente di sessualità, sentendosi libere di porre domande e di poter fruire di risposte basate su ricerche e conoscenze scientifiche in un’ottica di promozione.

Per conoscere tutte le iniziative proposte e i professionisti che aderiscono è possibile collegarsi al sito della Federazione – www.fissonline.it – e cliccare sulla regione interessata.