Scuola

Buona Scuola, Giannini: “Mettere in relazione riforma e teoria gender è una truffa culturale”

Il ministro dell'Istruzione è intervenuta per fare chiarezza sulle voci che vorrebbero come approvata l'introduzione nei programmi scolastici delle teorie di genere. Una voce smentita categoricamente e bollata come "strumentale"

La prima campanella è suonata ormai per tutti e gli alunni delle scuole italiane sono tornati sui banchi con la riforma dell’istruzione fresca di approvazione. Una riforma che non ha mancato di sollevare perplessità e malumori su diversi fronti, il più controverso è quello relativo alla fantomatica introduzione nei programmi scolastici della cosiddetta teoria gender.

Su questo punto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini si è espressa a Radio24, spiegando che: “Chi ha parlato e continua a parlare di teoria ‘gender’ in relazione al progetto educativo del Governo di Renzi sulla scuola compie una truffa culturale. Ci tuteleremo con gli strumenti a nostra disposizione, anche per vie legali”. Il ministro ha poi sottolineato che in queste ore il Capo Dipartimento del Miur sta inviando ”una circolare a tutti i dirigenti scolastici. Spero che sia sufficiente”, poi ribadisce: “Ove si continuasse ad incriminare la legge studieremo quali strumenti adottare”.

Poi continua: “Mi auguro ci sia un ravvedimento immediato” in quella parte della Chiesa cattolica che ritiene essere presente nella Buona Scuola la teoria del gender. Il ministro Giannini ha ricordato che anche il vescovo di Padova ha fatto una circolare proprio criticando quella corrente cattolica che ritiene legato il gender alla Buona scuola e “dicendo ‘no signori, siete sulla strada sbagliata, state prendendo una colossale cantonata’, se vogliamo essere buoni e non vedere malafede e una strumentalizzazione ad arte