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Profughi in albergo? L’hotel di Vienna dove l’accoglienza dà lavoro. ‘Affari? Funzionano’

Poteva essere un ‘boutique hotel’, come ce ne sono tanti in tutte le capitali europee. Invece il Magdas hotel di Vienna è diventato un esempio di accoglienza per i profughi. “Abbiamo aperto lo scorso febbraio, e dei 31 assunti – spiega il manager ventenne, l’olandese Sebastiaann De Vos – 20 sono rifugiati politici”. Donne delle pulizie, camerieri, receptionist, tutti senza esperienza, assunti dopo essere giunti in Austria per fuggire da guerre e persecuzioni. Nasir ha lasciato il Bangladesh dopo le minacce ricevute per la sua militanza nel sindacato studentesco. Ora lavora al bar dell’hotel. E’ uno dei profughi a cui la Caritas ha lasciato in gestione, per cinque anni, la struttura alberghiera. Fanno parte del progetto Magdas anche 25 minorenni accolti gratuitamente. E in questi giorni, in cui migliaia di siriani, iracheni e afghani cercano un posto dove passare la notte prima di ripartire per la Germania, il Magdas ha aperto le porte ai richiedenti asilo