Politica

Armi, cacciatori: “Accanimento su pistole e fucili. Limitarle non significa meno omicidi”

“Perché limitare fucili e pistole?”, si chiede il pubblico dei mondiali di tiro a volo in corso a Lonato (Brescia). Si tratta di sportivi a livello amatoriale, ma soprattutto di cacciatori, perplessi di fronte alla proposta del presidente del Consiglio Matteo Renzi (esplicitata dopo la strage al tribunale di Milano e ribadita una settimana fa alla festa nazionale del Pd) di avere una legge “per rendere più difficile possedere armi da tenere in casa”. “Uno può uccidere con qualsiasi arma, c’è un accanimento verso chi ha una passione per fucili e pistole“, sostiene un cacciatore. Tutti concordi nella necessità di sottoporsi ai controlli medici (il certificato medico va presentato ogni sei anni): “Non diciamo certo che servono meno controlli”. All’annuncio fatto da Renzi sulla limitazione al possesso di armi, si contrappone la linea della Lega Nord: il Carroccio sostiene l’opposto, come soluzione per avere più sicurezza. “Il governo pensi anche alle 30mila persone che lavorano in questo settore”, spiega un produttore di fucili