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Migranti, record di arrivi. Ungheria: “No a piano di ricollocamenti”. Orban: “Carcere per immigrati illegali”

Oltre 7.600 arrivi in 24 ore nella sola Macedonia, 3.200 in territorio ungherese. Budapest ha chiesto di essere cancellata dai Paesi beneficiari (lo è assieme a Grecia e Italia) dei 120mila ricollocamenti intra-Ue proposti da Bruxelles. Il governo ha inviato 3800 militari lungo il confine con la Serbia e il premier impiega detenuti per costruire il muro al confine con la Serbia

Mentre continua ininterrotto il flusso di migranti dal Medio Oriente, l’Ungheria dice no al piano per la ridistribuzione dei richiedenti asilo già presenti in Europa. Budapest ha chiesto di essere cancellata dai Paesi beneficiari (lo è assieme a Grecia e Italia) dei 120mila ricollocamenti intra-Ue proposti da Bruxelles. La richiesta – si apprende – é stata presentata alla riunione degli ambasciatori dei 28 che torneranno a vedersi domenica, in vista del consiglio Affari interni di lunedì. E Viktor Orban ha annunciato misure drastiche contro l’immigrazione illegale: dal 15 settembre i migranti che attraverseranno illegalmente il confine ungherese saranno arrestati, ha annunciato il premier magiaro. “In una situazione di estrema emergenza per l’enorme afflusso di migranti illegali la polizia fa diligentemente il suo lavoro, senza ricorrere alla forza”, ha detto il premier ai giornalisti. I migranti, ha quindi lamentato Orban, si rifiutano di collaborare con le autorità, non si vogliono registrare e assediano le stazioni ferroviarie. Non solo. Per accelerare la costruzione del muro al confine con la Serbia, il premier ha impiegato anche i detenuti. E’ quanto ha constato l’Ansa a Rozske, dove almeno 50 detenuti, scortati da polizia e militari armati di ak47 piazzano filo spinato e reti.

Preoccupazione per l’inasprimento dal 15 settembre della normativa ungherese in fatto di immigrazione, è stata espressa dalla Serbia che si sta preparando a un possibile massiccio flusso di migranti respinti a nord alla frontiera ungherese e rimandati indietro. Lo ha detto il ministro del lavoro e affari sociali Aleksandar Vulin. “Ci stiamo preparando per i prossimi giorni, e ci aspettiamo un aumento della pressione e un incremento nel numero di arrivi di migranti”, ha detto Vulin in visita oggi al centro di accoglienza di Kanjiza, nel nord della Serbia a pochi km dalla frontiera ungherese. “Per questo – ha aggiunto – la Serbia si aspetta un incremento negli aiuti e nell’assistenza da parte della Ue e delle organizzazioni internazionali”. 

Impressionanti i numeri degli arrivi: nelle ultime 24 ore, dal confine serbo sono entrati 3226 migranti; la polizia afferma che sono in prevalenza siriani, afghani, iracheni e pachistani. Secondo il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, gli ingressi potrebbero arrivare a 400mila-500mila quest’anno: sinora i migranti registrati nel Paese sono stati 170mila. Il governo ungherese sta organizzando delle contromisure per contenere il flusso. Circa 3.800 militari sono già stati dispiegati al confine meridionale con il compito principale di affiancare le forze di polizia e partecipare alla costruzione della barriera anti-immigrati lungo la frontiera con la Serbia, ha detto oggi il ministro della Difesa ungherese Istvan Simicko. In dichiarazioni all’emittente TV2 il ministro ha aggiunto che ogni giorno si completano 10 km circa di barriera metallica e filo spinato lungo i 175 km della frontiera.

Ancora peggio va in Macedonia: nelle ultime ore 7.600 tra migranti e profughi, in prevalenza siriani, sono entrati nel Paese dalla Grecia. “Abbiamo informazioni dai nostri colleghi greci che vari bus sono in arrivo e arriveranno ancora”, ha detto la rappresentante di Unhcr Aleksandra Krause.

Intanto la stazione di Szeged, città vicino confine serbo, si è completamente svuotata. I migranti che fino a ieri affollavano la stazione sono partiti tutti a bordo di bus e minivan. Questo anche perché ieri, per la prima volta, il governo ungherese ha deciso di far salire sui bus anche i migranti non identificati.Di conseguenza i passaggi alla frontiera austriaca si sono intensificati.  Un portavoce della polizia austriaca afferma che nella sola giornata di ieri sono entrate 8mila persone. A queste se ne aggiungono altre 3600, entrate dopo mezzanotte. Circa un migliaio  si sta muovendo a piedi. Per questo, la polizia ha bloccato il traffico dell’autostrada A4 nei pressi del confine ungherese. 

Ungheria, polizia lancia pane ai rifugiati: aperta un’inchiesta
E’ stato diffuso online un video in cui si vede la polizia che lancia cibo a decine di persone ammassate in un hangar nel campo profughi di Roszke: le immagini mostrano i migranti costretti a disputarsi il cibo lanciato dagli agenti, che indossano mascherina da sala operatoria. Il video è stato pubblicato su YouTube dal politico austriaco Alexander Spritzendorfer ed è stato registrato dalla moglie, Michaela Spritzendorfer-Ehrenhauser.”Erano circa le 8 di sera e stavano consegnando la cena alla gente. C’era un centinaio di persone che tentava di afferrare questi sacchetti di plastica con salsicce, non sono stati in grado di organizzarsi e di trattarli come esseri umani”, ha raccontato.  La donna  ha assistito per caso alla scena perché lavora per una organizzazione cattolica e si trovava nel centro per consegnare materiale sanitario. Secondo il portavoce del governo, Zoltan Kovacs, il filmato mostra un centro in cui le persone possono trascorrere fino nel centro a due giorni.

Le “orribili condizioni” in cui vivono migranti e profughi nel centro di prima accoglienza di Roeszke sono state denunciate anche dall’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw). “Le persone rinchiuse nel centro di Roeszke vivono in condizioni di sporcizia e sovraccarico, affamati e senza assistenza sanitaria”, ha detto Peter Bookert, direttore di Hrw per le situazioni di emergenza. L’organizzazione umanitaria ha quindi chiesto al governo di Budapest l’adozione di misure urgenti per migliorare le condizioni di vita nel centro, garantendo ai migranti l’accesso a acqua e cibo e all’assistenza sanitaria.