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“Sono incinta di nostro figlio, ma non so come ti chiami”: il video-appello di Natalie è una pubblicità

“Mi chiamo Natalie e vengo dalla Francia. Sto cercando di rintracciare un ragazzo che ho conosciuto a Mooloolaba in Australia. Era alto circa un metro e ottantadue, abbronzato, occhi azzurri e capelli biondi. Ho veramente bisogno di trovarlo: ora sono incinta e voglio incontrarlo di nuovo. Se non ne vuole sapere va bene, ma vorrei comunque provare a a trovarlo. Ho perso il telefono con tutti i suoi riferimenti e sono dovuta partire il giorno dopo, quindi non ho potuto fare nulla. Per favore, per favore, aiutatemi“. Questo il video messaggio di una giovane parigina, Natalie Amyot, che – pubblicato su Youtube e Facebook – ha fatto il giro del mondo. Ma in realtà – si è scoperto solo dopo parecchie ore dalla pubblicazione – si tratta di un racconto inventato da Andy Sellar, responsabile di una compagnia di pubblicità virali su Internet per promuovere il sito www.HolidayMooloolaba.com.au. Tanto che è stato caricato un secondo video con le spiegazioni della burla