Politica

Migranti, consigliere Bolzano: “Mettiamo tassa per buonisti”. Caritas: “Cerca voti”

Andreas Pöder della Bürgerunion: "Con un'imposta vediamo le somme versate e possiamo quantificare la disponibilità dei nostri cittadini ad accogliere nuovi profughi". L'associazione diocesana altoatesina: "La politica non strumentalizzi le situazioni di sofferenza per guadagnare qualche voto in più". E l'assessore al Welfare Stocker (Svp) ironizza: "Allora chiediamo anche soldi a chi vuole sanità e scuole?"

Una “tassa per buonisti” a Bolzano. E la proposta-provocazione fatta in Alto Adige dal consigliere provinciale, Andreas Pöder della Bürgerunion, che l’ha presentata all’ordine del giorno per l’assestamento di bilancio 2015 che verrà trattato dal consiglio provinciale nei prossimi giorni. “Diamo la possibilità a tutti i buonisti di pagare una tassa per dimostrare la loro volontà di accogliere nuovi profughi aggiungendo una quota volontaria all’addizionale Irpef“, spiega Pöder. La decisione è stata presa dall’esponente indipendentista perché nonostante “il Sudtirolo come altre regioni accoglie profughi e fa il suo dovere umanitario, subendo le tante difficoltà collegate”, secondo il consigliere, “ci sono però sempre i buonisti di turno, che ogni giorno chiedono l’accoglimento di nuovi profughi, cioè di un maggior numero di profughi, ignorando le difficoltà collegate e scaricando poi la responsabilità organizzativa, ma anche quella finanziaria, su tutti gli altri”. Ecco allora l’idea di proporre l’addizionale Irpef. Questa competenza rientra in quelle del consiglio provinciale di Bolzano e per Pöder la “tassa per buonisti” sarebbe un vero banco di prova: “Così vediamo le somme versate e possiamo quantificare la disponibilità dei nostri cittadini ad accogliere nuovi profughi”.

Il direttore della Caritas altoatesina, Paolo Valente, ha commentato la proposta di Pöder: “l’Alto Adige è pieno di persone tolleranti ed accoglienti. Sarebbe bene che le forze politiche non strumentalizzassero le situazioni di sofferenza per guadagnare qualche voto in più”. Valente ha aggiunto che “l’accoglienza dei profughi non pesa sulle tasche degli altoatesini” perché “è interamente coperta da fondi statali ed europei”. Sulla stessa linea l’assessore provinciale al welfare di Bolzano, Martha Stocker del Südtiroler Volkspartei: “Ogni provocazione deve avere un limite”. Il rischio che prevede la amministratrice è che “altrimenti, se chiediamo una tassa per l’accoglienza dei profughi, serve anche un’imposta per chi è a favore di una sanità pubblica funzionante, una tassa per la sicurezza per chi vuole vivere in pace, per non parlare di un’addizionale per una scuola che dia un futuro ai nostri figli”.