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Francia, sparatoria in un campo nomadi: 4 morti, ucciso anche un bambino

Tra le vittime anche un poliziotto accorso dopo l'allarme. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un regolamento di conti all'interno della comunità nomade. Ci sono anche 3 feriti gravi, tra questi anche un altro bambino: sono tutti in pericolo di vita

Quattro persone sono morte dopo una sparatoria avvenuta in un campo nomadi di Roye, vicino ad Amiens, nel nord della Francia. Tra le vittime ci sono un neonato e un gendarme accorso dopo che è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Ci sono anche tre feriti gravi: un altro bambino, un secondo poliziotto e l’uomo che per primo ha aperto il fuoco. La dinamica di quanto è avvenuto è ancora tutta da ricostruire, anche se dalle prime informazioni raccolte dai giornali francesi potrebbe trattarsi di un regolamento di conti all’interno della comunità nomade.

Sul posto sono accorsi numerosi gendarmi che hanno tentato di fermare l’assalitore ma questi ha risposto al fuoco. I due agenti sono stati rapidamente trasportati all’ospedale universitario di Amiens, in “stato di urgenza assoluta”, ma per uno di loro non c’è stato nulla da fare: è morto senza mai risvegliarsi.

Nell’area del campo nomadi, nella periferia della cittadina che si trova a un centinaio di chilometri da Parigi, la tensione è rimasta elevata anche dopo la sparatoria. Polizia e gendarmi hanno stabilito un perimetro di sicurezza, con anche un elicottero che per diversi minuti ha sorvolato la zona (dove si trova anche un ipermercato), ma tra gli abitanti del campo c’era forte nervosismo e fastidio per la presenza di agenti e soccorritori. La tv France 3 Picardie riferisce che alcuni giornalisti, tra cui un loro operatore e un cronista del Courrier Picard, sono stati insultati e spintonati da alcuni giovani nomadi, e sono stati costretti ad allontanarsi rapidamente dalla zona.

Ingenti misure di sicurezza sono state decise anche intorno all’ospedale dove restano ricoverati i tre feriti, il secondo gendarme e due nomadi di cui un bambino piccolo, tutti in pericolo di vita. Una ventina di agenti in tenuta antisommossa presidiano l’ingresso visitatori e la sala d’aspetto è stata evacuata, dato che si aspetta “una forte affluenza di parenti delle vittime”, che potrebbe generare ulteriori tensioni, se non violenze. Sul posto ci sono il prefetto e il procuratore di Amiens ma non hanno rilasciato ancora dichiarazioni.