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F1, Gp Belgio: a Spa è dominio Mercedes. Vettel out per scoppio di una gomma, furioso con la Pirelli: “Potevo morire”

Il pilota tedesco è arrivato a un passo dal podio dopo una bella rimonta ma si è dovuto fermare. A fine gara lo sfogo: "E' successo qualcosa di inaccettabile". La replica: "Troppi giri, pneumatico era finito". Bella rimonta di Raikkonen, da sedicesimo a settimo

Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto il Gran Premio del Belgio di Formula 1. Il pilota inglese, campione del Mondo in carica e leader del Mondiale, ha preceduto il compagno di squadra Nico Rosberg. Terzo posto per la Lotus del francese Romain Grosjean. Sebastian Vettel sulla Ferrari, terzo fino all’ultimo giro, ha perso il podio a causa dell’esplosione di un pneumatico ormai usurato. Il tedesco ha chiuso in 12/a posizione e a fine gara è furioso contro la Pirelli: “E’ successo qualcosa di inaccettabile. Non ho forato, è la gomma che è esplosa. E’ stato un enorme guasto che non dovrebbe succedere. Non c’è stato nessun avvertimento. Sono contento di essere qui. Spiegazioni dalla Pirelli? Meglio che non dica nulla…” si sfoga il tedesco ai microfoni di Sky Sport. “Meritavamo di essere anche più di terzi e non ci siamo riusciti, queste sono le gare. Ma avrei potuto uscire di pista o poteva succedere qualsiasi cosa. Se questo fosse successo 200 metri prima non sarei qui a rispondere alle domande ma sarei a 300 all’ora contro le barriere all’Eau Rouge, questo è inaccettabile”. “E’ successo qualcosa di simile venerdì senza che sia stato evidenziato a sufficienza”, sottolinea Vettel facendo riferimento alla foratura di Nico Rosberg durante le libere. “Per Rosberg si è parlato di un detrito, sono tutte cavolate. Non c’è nessuna spiegazione per quello che è successo, non è stato sicuro”. Non si è fatta attendere la replica della Pirelli. “La gomma di Vettel era finita, è stato in problema di usura diverso rispetto a Rosberg. Venerdì c’era stato un taglio”. Così Paul Hembery risponde al tedesco. “La gomma aveva fatto 28 giri, le altre 20”, ha aggiunto il direttore del settore motorsport di Pirelli ai microfoni di Sky Sport.

Tornando alla gara, Kimi Raikkonen sull’altra Ferrari è arrivato invece settimo dopo una gara tutta in rimonta. Davanti al finlandese il giovane russo Daniil Kvyat sulla Red Bull quarto, il messicano Sergio Perez su Force India quinto e Felipe Massa sulla Williams sesto. Completano la top ten Max Verstappen sulla Toro Rosso, Vallteri Botta sull’altra Williams e Marcus Ericsson sulla Sauber. Tredicesimo posto per Fernando Alonso sulla McLaren. Prossimo appuntamento con il Mondiale di Formula 1 è il Gran Premio d’Italia a Monza il 6 settembre. “Non possiamo essere contenti, volevamo un risultato migliore. Ci abbiamo provato facendo del nostro meglio”, ragiona Raikkonen nonostante la bella rimonta. “Ho avuto problemi alle gomme anteriori, ma la macchina era guidabile”, ha aggiunto il finlandese. In vista del Gp di Monza, ha aggiunto: “Sarebbe molto bello fare un buon weeked a Monza, vogliamo far un bel risultato davanti ai nostri tifosi”.

“C’è grande rammarico per Seb perché ce l’avrebbe fatta. E’ difficile fare un commento nel momento in cui sei sul podio e per una scemenza, una foratura, ti ritrovi improvvisamente giù”. Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, non nasconde la delusione dopo il ritiro del pilota a pochi chilometri della bandiera a scacchi. “Stava facendo un capolavoro lui e, pensando da dove era partito, lo ha fatto anche Kimi. Ma quando arrivi in quelle posizioni lì non sei mai soddisfatto”, dice ai microfoni di Sky Arrivabene soffermandosi anche sulla bella rimonta di Raikkonen, da sedicesimo a settimo. “E’ andata così, bisogna andare avanti”, taglia corto il team principal della Rossa.