Emilia Romagna

PornHub nello spot si paragona al Parmigiano. Il Consorzio chiama gli avvocati e il sito porno censura il video

Uno dei principali siti al mondo per guardare filmati porno in streaming ha tirato in causa il prodotto italiano per parlare dell'eccellenza del proprio servizio. L'ente in una nota: "Chiediamo l'immediata sospensione dello spot". Dopo 24 ore la nuova versione "depurata"

“PornHub è come il Parmigiano Reggiano dei formaggi”. Uno dei principali siti al mondo per guardare video porno in streaming ha tirato in causa in uno spot il prodotto italiano per parlare della sua eccellenza nel settore. Ma il paragone non è piaciuto al Consorzio del Parmigiano Reggiano che in una nota ha annunciato di avere dato mandato ai propri legali di verificare “quali ipotesi di reato possano sussistere”. E così dopo la diffida, PornHub ha deciso di censurare la parte del video in cui viene citato il prodotto italiano.

La versione integrale del video

Il video censurato

Il Consorzio con una nota aveva chiesto di bloccare la trasmissione del video: “Oltre alla richiesta di immediata sospensione dello spot”, si legge, “il Consorzio agirà in ogni sede contro gli autori di un messaggio definito non solo sgradevole e inaccettabile, ma offensivo per i produttori e per il loro lavoro, volgarmente finalizzato a trarre profitto dallo sfruttamento della notorietà conquistata dal Parmigiano Reggiano, peraltro associato a servizi altrettanto volgari”.

Nella brevissima réclame incriminata, un uomo al supermercato dice alla compagna che il Parmigiano è ‘il Pornhub Premium’ dei formaggi tracciando, in qualche modo, un parallelo tra l’eccellenza del prodotto italiano e quella del servizio streaming. A giudizio del Consorzio, si legge ancora, “quanto sia ben premeditata l’azione di sfruttamento della prestigiosa Dop italiana è reso ancor più evidente dal fatto che si cita il suo nome corretto e integrale, e non la più generica forma ‘parmesan’, che negli Usa è utilizzata per tanti formaggi”. Quindi – chiude il Consorzio, secondo cui “non è certo questo il modo attraverso il quale vogliamo affermare la denominazione originale del nostro prodotto” – si chiede “anche un immediato intervento delle autorità italiane ed europee a tutela dell’immagine del Parmigiano Reggiano“.