Politica

Sblocca Italia, M5S: “Decreto del governo manda in fumo ambiente e salute”

Dopo che Il Fatto Quotidiano ha diffuso i contenuti del testo attuativo che prevede 12 nuovi inceneritori, i parlamentari del MoVimento attaccano l'esecutivo: "Si è inventato di sana pianta che l’incenerimento è primario e strategico in barba alla riduzione dei rifiuti, al recupero di materia e alla raccolta differenziata"

Il decreto attuativo dell’articolo 35 dello Sblocca Italia “manda in fumo ambiente, salute, economia del riciclo e normative europee, proponendo di costruire 12 nuovi inceneritori e mettere un limite alla raccolta differenziata del 65%”. A scriverlo è il capogruppo M5S al Senato Gianluca Castaldi commentando lo scoop de Il Fatto Quotidiano che pubblica la bozza del testo. “Per giustificare la inutile e costosissima costruzione di 12 nuovi inceneritori“, attacca Castaldi, “il governo Renzi, il ministro Galletti e i suoi tecnici proni alla lobby dell’incenerimento e Confidustria hanno ribaltato a loro piacimento le gerarchie europee sulla gestione dei rifiuti. Si sono inventati di sana pianta che l’incenerimento è primario e strategico in barba alla riduzione dei rifiuti, il recupero materia e la raccolta differenziata. Tutto questo mentre la Commissione europea ed il Parlamento europeo preparano linee guida che puntano al riciclo totale di materia e a evitare l’incenerimento”.

Secondo i deputati e senatori del MoVimento che siedono nelle commissioni Ambiente di Camera e Senato, il piano del governo “ricorda guarda caso quello proposto nel 2008 da Anida Confindustria sotto il governo Berlusconi“, che “all’inizio 2009 gli allora Meet Up Amici di Beppe Grillo e le prime liste civiche 5 stelle denunciarono alla Commissione Europea insieme a tutte le altre politiche inceneritoriste attuate in Italia”. I parlamentari annunciano “battaglie e denunce in tutte le sedi”.