Cronaca

Ismaele Lulli, “l’sms-trappola è partito dal cellulare della ragazza contesa”

"Vieni, voglio incontrarti", sarebbero le parole scritte da Ambera Saliji in un sms indirizzato alla vittima. A sostenerlo l'avvocato del presunto killer al Tgcom24. Il diciassettenne sarebbe uscito di casa convinto di incontrare la ragazza che contendeva a Igli Meta, il ventenne che ha confessato l'omicidio

Ismaele Lulli potrebbe essere stato attirato in trappola dalla ragazza contesa. A sostenerlo l’avvocato del giovane che ha confessato l’omicidio del diciassettenne pesarese, ucciso tra il 19 e il 20 luglio scorsi. Il ragazzo era stato trovato riverso in un dirupo con la gola tagliata. Per l’omicidio sono stati fermati due giovanissimi albanesi, Igli Meta e Marjo Mema, che conoscevano la vittima. Fin dalle prime ricostruzioni dell’accaduto gli inquirenti hanno propeso per il movente passionale: Ismaele sarebbe morto per gelosia. Secondo gli investigatori Igli Meta, che avrebbe materialmente ucciso il 17enne, era convinto che Ismaele avesse tentato un approccio con la sua ex fidanzata, Ambera Saliji e voleva punirlo.

Sarebbe stata proprio lei, secondo quanto rivela TgCom24, ad inviare un sms alla vittima. L’indiscrezione è stata riferita dall’avvocato del presunto killer Salvatore Asole, che ha spiegato come il messaggio con scritto “Vieni, voglio incontrarti” non sia partito dal cellulare del suo assistito, bensì da quello della ragazza. Di fronte all’invito della giovane Ismaele ha preso le sue cose ed è uscito di casa, andando incontro al suo tragico destino.

Al momento Ambera Saliji non risulta indagata, si sarebbe difesa spiegando che non sapeva che l’intenzione di Igli Meta fosse quella di uccidere il rivale. La ragazza solo qualche giorno fa era finita al centro delle polemiche per aver detto di amare ancora il fidanzato (Igli Meta), nonostante l’accusa di omicidio.