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Grecia, “così il giornale di strada ‘Shedia’ sta salvando centinaia di indigenti”

“Il nostro è un giornale di strada. Vogliamo essere un mezzo di solidarietà con chi è in difficoltà e vorremmo che in futuro non ci siano più senzatetto. Quindi, a chi mi chiede del nostro futuro, rispondo che spero che il giornale chiuda presto”. Chris Alefantis è il direttore di Shedia, il mensile greco che viene venduto dai disoccupati alle fermate della metro. Nato nel marzo del 2013, Shedia oggi dà lavoro a 180 venditori ambulanti. “Costa tre euro e per ogni copia che riesco a vendere – spiega Lambros, uno dei venditori che vive in un dormitorio comunale – a me resta un euro e mezzo. Se vendo 10 copie al giorno, sono 15 euro. Abbastanza per sopravvivere”. Con oltre 22mila copie al mese Shedia ha dato una speranza a chi senza un lavoro viveva nell’indigenza. “Il 35% dei greci vive sotto la soglia di povertà – continua Lambros – il governo dovrebbe fare qualcosa, ma non ce la fa”. E in qualche modo di ci pensa la società civile   di Cosimo Caridi