Politica

M5S, Di Battista: “Renzi? Non conta a Bruxelles, fa dichiarazioni puerili”

Renzi ha una statura da statista? E’ tenuto in considerazione in Europa? Qualche giorno fa sono stato a Bruxelles e vi assicuro che lui non è affatto considerato, anche per sue dichiarazioni ufficiali che sono puerili”. Sono le parole del deputato del M5S, Alessandro Di Battista, ospite di In Onda Estate, su La7. Il parlamentare analizza la situazione in Grecia e critica con toni duri l’operato del governo Renzi: “Il premier italiano ha guidato il semestre europeo, ma non ha affrontato il problema dell’immigrazione, né quello dei Marò, né ha combattuto contro l’austerity. E non l’ha fatto non perché sia stupido, anzi non lo è affatto, ma perché non lo può fare. Renzi è stato messo lì dai poteri centrali, dalle banche e non potrà mai andare contro i propri datori di lavoro. Noi scenderemo in piazza a favore del referendum greco, lui invece si nasconde dietro la Merkel”. Di Battista, che ha un serrato battibecco con il direttore de Il Messaggero, Virman Cusenza, sottolinea: “La crisi in Grecia non è solo una crisi economica, ma geopolitica. Obama telefona ogni giorno alla Merkel e a Hollande per trovare un accordo, perché quello che teme non è il fallimento della Grecia, ma che la Grecia, al contrario, possa riprendersi dopo l’uscita dall’Europa e avvicinarsi a Putin. E questo probabilmente è il piano B di Tsipras. I governi centrali” – continua – “temono l’effetto “emulazione” della Grecia, perché quello che sta succedendo potrebbe essere replicato in Italia. I partiti politici hanno paura di dare voce ai cittadini italiani. Pensate se ci fosse stato un referendum in Italia prima dell’approvazione della legge Fornero”. Il deputato pentastellato poi smentisce una sua candidatura a sindaco di Roma: “Voglio e devo concludere il mio mandato da parlamentare. Ho preso un impegno con tutti i cittadini italiani, anche con quelli che non hanno votato il M5S. Se così non fosse, la politica diventerebbe quella delle poltrone” collaborazione di Mario Ventriglia