Cronaca

Migranti, “solo il 16% degli italiani è per l’accoglienza. 66% critica Renzi in Ue”

E' quanto emerge da un sondaggio realizzato da Ipsos per Rai News-Ispi e pubblicato dal Corriere della Sera. Duro anche il giudizio degli intervistati rispetto alla gestione dell'emergenza da parte del governo

Solo il 16% degli italiani è favorevole all’accoglienza dei rifugiati. Per il 25%, inoltre, l’immigrazione è la minaccia più grave per il Paese e secondo il 38% degli intervistati, può essere connessa al terrorismo. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da Ipsos per Rai News-Ispi e riportato da il Corriere della Sera.  Quasi tre intervistati su dieci, inoltre, pensano che, nonostante non ci sia rischio di infiltrazione terroristica, l’immigrazione sia un problema da non sottovalutare, mentre per il 28% è un fenomeno inevitabile e come tale va gestita. Solo il 25% infine, ritiene che sia una risorsa per l’Italia.

Dalla rilevazione risulta anche che il 40% è favorevole alle ipotesi di respingimenti e all’adozione di misure di tipo militare per contrastare l’immigrazione illegale. E il 39% vorrebbe piuttosto trattenere e identificare gli immigrati nei Paesi di partenza. Quando però si tratta di esprimere un’opinione sulle scelte dell’Ungheria, i pareri sono diversi. Il 57% ritiene sbagliata l’idea di costruire un muro al confine con la Serbia. 

E oltre alle posizioni sull’immigrazione, dal sondaggio emerge che il 74% degli intervistati esprime giudizi negativi sulla politica italiana, mentre il 66% non ha una buona opinione dell’operato del governo Renzi in Europa. Per il 32% il premier non è capace di dettare una linea comune e il 34% addirittura che non tuteli l’interesse nazionale. Soltanto il 25% riconosce al presidente del Consiglio italiano il merito di aver sollevato la questione in sede europea. Quindi, mentre sette mesi fa era la crisi economica a costituire la principale preoccupazione degli italiani, oggi è l’immigrazione a far sempre più paura. E a pesare è anche il terrorismo islamico, che spaventa il 21% degli intervistati.