Politica

Coalizione sociale, “Come Podemos”. “No, mai un partito”. Parla la ‘base’ di Landini

Il Pd arretra. Dai ballottaggi è arrivato un altro segnale di freddezza dell’elettorato. Ed è un esito che incoraggia chi si propone di riempire il vuoto di rappresentanza a sinistra. Sarà Coalizione Sociale a farsene carico? Qualcuno ancora se lo domanda e molti lo sperano, nonostante che Maurizio Landini continui a negare con decisione, a tratti con sdegno, la volontà di organizzare liste elettorali. Meno granitica al riguardo appare la “base“, iscritti e simpatizzanti delle tante associazioni messe insieme dal movimento promosso dal segretario della Fiom. A margine di una festa del sindacato a Milano, abbiamo dialogato con molti di loro, muovendo da questa provocazione: si può davvero cambiare il Paese rimanendo fuori dalle istituzioni?. “Ci vuole tempo, anche Syriza e Podemos sono partiti dal basso e poi si sono proposti alle elezioni, nel futuro nulla è escluso”, dicono alcuni. “No, Coalizione Sociale deve unire tutti quei soggetti in lotta per i diritti, di partiti a sinistra già ne abbiamo avuti troppi”, rispondono altri   di Piero Ricca, montaggio Pietro Menditto