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Libia, Tobruk: “Leader Al Qaeda morto in raid Usa”. Pentagono non conferma

Il leader del gruppo jihadista Al-Mourabitoun, che da maggio 2015 è diventato alleato dell'Isis, sarebbe uno degli obiettivi del Pentagono. Ma il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti non conferma, né smentisce

Mokhtar Belmokhtar, terrorista legato ad Al Qaeda e all’Isis, sarebbe stato ucciso nella notte tra il 14 e 15 giugno in seguito ad un raid aereo condotto dagli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il governo libico di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale. “Il governo della Libia conferma che aerei Usa hanno condotto nella notte una operazione la cui conseguenza è stata la morte di Belmokhtar”, ha detto un portavoce dell’esecutivo. Il Pentagono ha confermato che l’obiettivo dell’operazione era “un terrorista associato ad al Qaida” che “rappresenta una minaccia per gli interessi dell’America e dell’Occidente”, ma non ha confermato la versione di Tobruk. Il Dipartimento della Difesa Usa, infatti, non ha parlato dell’esito della missione. “Stiamo valutando i risultati dell’intervento e forniremo ulteriori informazioni al momento giusto”, ha detto il portavoce Steve Warren.

Il bersaglio potrebbe essere proprio Belmokhtar, conosciuto anche come “Mister Marlboro” per via del contrabbando di sigarette gestito nel Sahel, una fascia di territorio che va dal Gambia all’Eritrea, dall’oceano Atlantico al mar Rosso. Considerato uno degli uomini più ricercati del Nord Africa, la sua morte è già stata annunciata più volte senza che ci fossero certezze. Il terrorista nel 2013 aveva organizzato l’attacco all’impianto di estrazione di gas a In Amenes, nell’Algeria orientale, dove sono morte 66 persone. Avrebbe organizzato anche due attentati suicidi in Niger che hanno causato la morte di 25 persone.

Belmokhtar, leader del gruppo jihadista Al-Mourabitoun, che da maggio 2015 è diventato alleato dell’Isis, nel 1991 si è unito ai combattenti afghani, finanziati da Stati Uniti e Arabia Saudita, che qualche anno dopo avrebbero formato la rete di Al Qaeda. Durante una missione ha perso un occhio a causa di un’esplosione. Da allora ha guadagnato un altro soprannome: “The one eyed”, “il guercio“. Il terrorista si è conquistato anche un terzo soprannome, “the untouchable” (l’imprendibile), perché nonostante le numerose condanne a morte o all’ergastolo, Belmokhtar non è mai stato catturato.