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Francia, vola alla finale di Champions con aereo di Stato: polemica sul premier Valls

Il primo ministro ha lasciato il congresso del Partito socialista a Poitiers, per andare a Berlino. I viaggi di andata e ritorno sarebbero costati alle casse francesi 14.000 euro. Intanto i repubblicani e il Front National attaccano la decisione dell' ex sindaco di Évry, con l'aggravante di aver partecipato a un match tra due squadre straniere. Lui si difende: "Era una visita istituzionale per parlare con Platini degli Europei del 2016"

Manuel Valls, primo ministro francese, vola a Berlino per seguire la finale di Champions League. Con un aereo di stato. Due viaggi – andata e ritorno – che sarebbero costati alla casse di Parigi 14.000 euro. Una “fuga” per seguire la sua squadra del cuore, il Barcellona avvenuta durante il congresso del Partito socialista a Poitiers. In Francia scoppia la polemica. La decisione, infatti, non è piaciuta né all’opposizione – in particolare ai repubblicani e al Front national – né ai socialisti presenti al congresso.

L’accusa

Thierry Mariani, deputato dei repubblicani, ha criticato su Twitter la scelta del premier: “Valls va a Berlino, a una partita di calcio tra due squadre straniere, a spese dello Stato…dimostra che ha perso il senso della realtà”. Così come Thierry Solère, anche lui repubblicano, che ha attaccato il premier sull’emittente francese Europe 1 – si legge sull’edizione online di Le Figaro – definendo la decisione di volare con un aereo di stato “una forma di indecenza, un errore politico e una colpa morale“. A loro si unisce Florian Philippot del Front National, via Twitter: “Il piccolo capriccio calcistico di Valls a Berlino, stasera, per due squadre straniere, non costa nulla. È lo Stato che paga?…”

La difesa
Valls ha dichiarato che si è trattato di una trasferta nell’ambito delle sue funzioni, accennando a una riunione di lavoro con il presidente Uefa Michel Platini in cui si sarebbe parlato della crisi della Fifa e dei campionati Europei del 2016 che si giocheranno in Francia. E di aver poi unito l’utile al dilettevole. “Amo il calcio – ha spiegato – e ho assistito a una bellissima partita”.

Il governo fa quadrato intorno al premier. “L’invito è stato fatto dal presidente dell’Uefa perché l’anno prossimo ci sono i campionati europei in Francia”, ha ribadito il portavoce del governo, Stephane Le Foll, intervistato da France Inter. “Non farò ulteriori commenti”, ha aggiunto. Anche il ministro delle Finanze, Michel Sapin, si è schierato con Valls, ricordando le recenti polemiche per il viaggio in jet privato dell’ex presidente Nicolas Sarkozy per una tratta da meno di duecento chilometri, da Parigi a Le Havre, a spese del partito.

Il premier francese ha preso un Falcon di Stato, aereo che spetta soltanto la presidente e al primo ministro per spostamenti istituzionali. Valls è legato al Barcellona per due motivi. Per prima cosa, le origini (è nato nella capitale catalana) e secondo, perché un suo cugino scrisse l’inno del club nel 1974.