Cronaca

Attentato al Bardo, media: “Il 18 marzo Touil era a Tunisi e incontrò i terroristi”

Secondo i quotidiani tunisini, il presunto terrorista arrestato nel milanese martedì sera non solo era nella capitale ma quel giorno in place Pasteur avrebbe incontrato i due terroristi poi uccisi dalle forze speciali al museo ovvero Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, e con loro si sarebbe poi diretto verso il museo. Sempre secondo indiscrezioni, il 22enne marocchino avrebbe preso parte alla seconda riunione della cellula terroristica responsabile dell’attacco, avvenuta l’11 marzo

Il 18 marzo scorso, giorno della strage al Museo del Bardo, Abdelmajid Touil (Abdallah), il marocchino arrestato ieri in Italia per l’attentato, non solo era a Tunisi ma quel giorno in place Pasteur avrebbe incontrato i due terroristi poi uccisi dalle forze speciali al museo ovvero Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, e con loro si sarebbe poi diretto verso il Bardo. Insieme ai due terroristi, secondo i media tunisini, c’era un tale Othmane. Sono le indiscrezioni dell’inchiesta che tendono a mettere in luce il ruolo del giovane marocchino nell’attentato al museo.

Una versione dei fatti che contrasta con quanto emerso nelle ultime ore dagli ambienti investigativi milanesi secondo cui, stando alle dichiarazioni di una docente e ai registri di classe, Touil ha frequentato le lezioni in una scuola per stranieri di Trezzano nei giorni precedenti e successivi all’assalto.

Sempre secondo indiscrezioni riportate dai media tunisini Touil Abdelmajid avrebbe preso parte alla seconda riunione della cellula terroristica responsabile dell’attacco, avvenuta l’11 marzo, nella quale è stato deciso di incaricare Med Amine Guebli e Elyes Kachroudi di fornire i kalashnikov agli assalitori.